Mestre - Venezia 12 e 13 ottobre Riprendiamoci la scuola, riprendiamoci il futuro

8 / 10 / 2012

Venerdi 12 ottobre noi studenti delle scuole superiori di Venezia e Mestre scenderemo in piazza contro i tagli alla scuola pubblica che il governo Monti ,in continuità con i governi che lo hanno preceduto, sta portando a compimento. Tagli alla pubblica istruzione, privatizzazioni, nessuna politica di sostegno per noi studenti, nessuna garanzia per un reale diritto allo studio sono la ricetta che questo governo ha preparato per la scuola pubblica nel nostro paese.

Ma queste non sono le uniche risposte che Monti e il suo governo hanno deciso di dare agli studenti che in questi giorni hanno iniziato a mobilitarsi per conquistare un futuro diverso da quello a cui ci vorrebbero relegare. Abbiamo visto le vergognose “prove tecniche di dialogo” che questo governo ha messo in campo nella giornata di venerdì 5 ottobre, quando ha mandato polizia e carabinieri in assetto antisommossa a caricare i cortei studenteschi che hanno attraversato tante città rivendicando il diritto a manifestare.

L' unica risposta possibile per noi è quella di mobilitarsi da subito, di scendere in piazza in migliaia per difendere il diritto allo studio, contro i tagli all' istruzione ed alla cultura, per rivendicare il diritto ad una scuola e ad un futuro diverso da quello a cui vorrebbero condannarci.

Per noi il 12 ottobre vuol dire provare a costruire tutto questo concretamente. Il 13 ottobre, infatti, in occasione dell' inaugurazione dell' anno accademico, è previsto l' arrivo nella nostra città del ministro dell' istruzione , dell' università e della ricerca Francesco Profumo e del presidente della banca centrale europea Mario Draghi.

Il nostro corteo darà inizio ad una due giorni di mobilitazioni che a partire dal mondo della scuola e dell' università vuole aprirsi a tutti quelli che lottano contro le scelte inique di questo governo, contro la precarietà, per il diritto al reddito.

Siamo scesi nelle piazze e abbiamo occupato le nostre scuole contro il governo Berlusconi e la riforma Gelmini. Lo faremo anche adesso perchè è giunto il momento di mobilitarsi in tante e tanti,di rompere i divieti, di rivendicare e conquistare per noi e per tutti il diritto a manifestare, per la libertà di movimento, perchè mobilitarsi adesso non significa difendere l' esistente ma lottare per per costruire la scuola che vogliamo.

COORDINAMENTO STUDENTI MEDI VENEZIA MESTRE