Milano - Noi Siamo Kobane

Un migliaio al corteo a sostegno della resistenza curda nel giorno di visita di Erdogan a Expo

14 / 9 / 2015

Più di mille persone hanno preso parte, nella giornata della visita del premier turco a Expo, al corteo chiamato dalla comunità curda per chiedere l’apertura di un corridoio umanitario a Kobane e contro le politiche del governo Erdogan. 

Da Milano parte un grido di solidarietà alla resistenza curda capace di squarciare il silenzio di una Comunità Europea che non prende posizione in confronti degli atti assassini del governo turco. Un grido che rompe anche il silenzio e l'ambiguità del Governo italiano nei confronti della politica di repressione di Erdogan che, con la scusa della lotta al terrorismo e all'Isis, sta di fatto perseguendo l'annientamento della popolazione e dei partiti filo-curdi che alle ultime elezioni avevano ottenuto una considerevole vittoria riuscendo a entrare in Parlamento. 

loading_player ...

Il corteo, partito da piazza San Babila, ha ribadito la necessità di accogliere tutti coloro che fuggono dai loro Paesi vessati da guerre e miseria prodotte troppo spesso dalle guerre e dalle politiche dell’occidente. Anche la Carovana Intrnazionale per Kobane, che si trova in questi giorni a Suruc e che domani si mobiliterà sul confine turco-siriano per l’apertura del corridoi umanitario, è intervenuta in diretta salutando la manifestazione milanese. 

“Noi siamo vicini alla resistenza di Kobane, Cizre e della Rojava” questo il grido dei manifestanti che si sono poi diretti verso la sede del Consolato Turco dove hanno scritto a caratteri cubitali “Erdogan Assassino”.

Il corteo si è poi concluso in piazza del Duomo dove sono continuati gli interventi della comunità curda e delle realtà presenti in piazza.