Montegrotto - Occupato dai lavoratori il tetto dell'Hotel Berta

8 / 10 / 2012

Da questa mattina alcuni dei lavoratori ex dipendenti e supportati da Adl Cobas sono saliti sul tetto del Hotel Berta, storico albergo termale di Montegrotto Terme, per protestare contro la mancanza di chiareza e volontà per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga a cui avrebbero diritto e le mensilità arretrate dopo la sparizione incredibile del titolare.

Gli striscioni calati dal tetto dell' Hotel parlano chiaro: " Ci volete sotto i ponti, ci avrete sopra i tetti!" e "No al tempo determinato, reddito garantito per tutto l' anno".

Con le tute bianche da invisibili hanno iniziato l'occupazione dichiarando che non si muoveranno per tre giorni. Chiedono l'intervento del Sindaco, del Prefetto, degli organi preposti perchè venga risolta la loro situazione.

Dal tetto hanno anche invitato tutti gli altri lavoratori del bacino termale per una assemblea generale proprio sulla crisi del bacino termale-turistico perchè, come sempre accade, il tutto non diventi occasione per attaccare i lavoratori e renderli sempre più precari e privi di reddito. Il tutto ponendo la questione di una battaglia che sia inclusiva delle richieste di reddito a partire dalla crisi del territorio e di un nuovo modo di intendere il termalismo.

Di seguito il volantino dell'iniziativa:

8 OTTOBRE ABBIAMO OCCUPATO L'HOTEL BERTHA DI MONTEGROTTO TERME

Precisiamo sin da subito che non abbiamo occupato l'albergo per recar danno a nessuno ,ma non vogliamo nemmeno essere dimenticati, da lavoratori invisibili diventare lavoratori inesistenti, per le istituzioni, per la gestione e anche per la proprietà.

PER QUESTO, DA OGGI E PER 3 GIORNI RIMARREMMO ALL'INTERNO DELL'HOTEL PER RICORDARE A TUTTI CHE SIAMO ANCORA VIVI!!!!!

La situazione di noi lavoratori sta diventando sempre più' insostenibile, vogliamo ricordare che avanziamo più' di tre mensilità (gennaio,febbraio,e marzo) da parte della società' di gestione Somnia srl, e pochi giorni fa ci siamo sentiti dire dalla responsabile della Regione Veneto per la cassa integrazione, che la pratica avviata per la cig in deroga dalla società di gestione dell'hotel di Largo Traiano è ferma, a causa della mancata comunicazione alla regione del personale attualmente in forza, e in più' non hanno mai fatto firmare la dichiarazione di immediata disponibilità (Did).

Ci troviamo davanti ad una situazione paradossale, dove tutti ,dagli amministratori,ai sindacati firmatari dell'accordo sottoscritto in Regione, hanno fatto a gara tramite mezzi di informazione e non solo , per attribuirsi i meriti dell'accordo con la società Somnia, e a distanza di 3 mesi nessuno si è preoccupato di verificare se il percorso della CIG sia stato completato o meno. In questa situazione drammatica: senza stipendi,senza cassa in deroga, per non parlare del mancato pagamento anche della sospensione, (del resto come tutti i dipendenti del bacino termale). a causa di albergatori poco seri ,che non hanno versato la quota dovuta all'OBTA.

Nonostante le promesse fatte sia dal gestore, sia dalla proprietà, davanti anche al Sindaco di Montegrotto Bordin – che si è ben guardato dall'andare a verificare se l'impegno preso dalla proprietà nell'incontro in Comune, di dare una risposta entro settembre, sia mai stato rispettato -, a tutt'oggi c'è il nulla assoluto, non ci sono prospettive, né di riapertura, né di vendita della struttura.

PER QUESTO OGGI ABBIAMO OCCUPATO IL BERTHA

PERCHE' VOGLIAMO QUALCHE RISPOSTA ALLE DOMANDE CHE DA TROPPO TEMPO STIAMO PONENDO. VOGLIAMO ANCHE APRIRE UNA NUOVA BATTAGLIA ASSIEME A TUTTI I LAVORATORI DEL BACINO TERMALE CONTRO LA CRISI ECCEZIONALE CHE STA ATTRAVERSANDO IL NOSTRO TERRITORIO, PER TROVARE DELLE RISPOSTE EFFICACI AD UNA CRISI CHE ALLO STESSO TEMPO METTE IN MOSTRA LA FRAGILITÀ DELL’ATTUALE MONDO DEL LAVORO, LA MANCANZA DI IDEE PER SUPERARLA E LA DISPARITÀ DI DIRITTI TRA LAVORATORI, CLASSE IMPRENDITORIALE.

La eccessiva precarizzazione dei contratti , la perdita dei diritti fondamentali, la mancanza di tutela, rendono drammatica l’attuale situazione e producono gesti disperati da parte di molti lavoratori che non vedono più un futuro. Il nostro non è un gesto disperato, ma vuole essere un urlo di rabbia per non cedere ai ricatti, per cercare di organizzarci e lottare per rivendicare nuovi diritti e proporre soluzioni in avanti, così come proviamo a fare in questo volantino nella parte delle proposte generali e nell'assemblea che abbiamo convocato con tutti i lavoratori del bacino termale.

ECCO PERCHÈ OGGI SIAMO SUL TETTO DEL BERTHA.

Vogliamo combattere contro il senso di impotenza e amarezza, che ci attanaglia, perchè si parla troppo poco di noi e di tutti quelli che vivono queste situazioni, e sono tantissimi, mentre dilaga la corruzione e lo sperpero di denaro pubblico e non si trovano le risorse per garantire reddito, lavoro e dignità.

SIAMO DIVENTATI INVISIBILI PER LA POLITICA, PER LE ISTITUZIONI, PER I PADRONI, MA VOGLIAMO TRASFORMARE L'INVISIBILITA' DI TANTI IN UNA GRANDE OCCASIONE PER METTERE ASSIEME TUTTE LE ENERGIE PER UNA TRASFORMAZIONE REALE DEL MONDO IN CUI VIVIAMO.

I lavoratori e lavoratrici dell’hotel Bertha

Informazioni e aggiornamenti


www.adlcobas.it

Occupato l' Hotel Bertha

Occupazione Hotel Bertha