Napoli - #16m RENZI STATTE ‘A CASA

14 / 5 / 2015

Il 16 Maggio il Presidente del Consiglio Renzi sarà a Napoli per l’inaugurazione della metropolitana di Piazza Municipio. La città si sta organizzando per accogliere nel migliore dei modi questa vergognosa passerella. Siamo studenti precari, disoccupati, attivisti dei comitati contro la devastazione ambientale e per la riqualificazione delle periferie. Fin dall’insediamento di questo governo abbiamo sempre denunciato la deliberata disattenzione nei confronti di quelle che erano e sono le questioni sociali emergenziali di una città fortemente impoverita dalla crisi, dalla politica connivente con i grandi cartelli imprenditoriali legali ed illegali, dalla predazione irrefrenabile delle lobby dei disastri ambientali. In risposta abbiamo ricevuto solo silenzio e mancate risposte concrete alle questioni poste da chi, in questi anni, ha instancabilmente animato le lotte vere dei territori. La gita di Renzi per tagliare un nastro ci pare una beffa insopportabile a cui la parte migliore della città deve rispondere con determinazione e partecipazione larga. La piazza di sabato oltre a rappresentare tutte le più significative questioni sociali rispetto alle quali il governo fa orecchie da mercante, deve necessariamente rispedire al mittente la retorica compiacente e le false promesse che Renzi e i suoi fanno continuamente sulla pelle dei cittadini. A partire dal disastro ambientale e del biocidio, tema attorno a cui il governo ha sempre speso vuote parole di commiserazione e allarme che però non si sono tradotte in nessun provvedimento legislativo efficace, né nel sacrosanto diritto dei comitati ad essere ascoltati in merito alle alternative al tradizionale ciclo di gestione dei rifiuti. Anzi, lo stesso governo, attraverso l’approvazione di quell’orribile legge che è lo Sbloccaitalia ha difatti rivendicato e messo a sistema le accelerazioni ottenute a botte di deroghe e commissariamenti, normalizzando quello che è esattamente il congegno autoritario ed antidemocratico attraverso cui si è passati sulla testa dei cittadini e si è ammalata buona parte della regione Campania. Lo stesso governo Renzi inoltre si è deresponsabilizzato completamente dell’ emergenza sociale a cui si assiste quotidianamente in un territorio con un tasso di disoccupazione pari alla metà della popolazione attiva, dove le politiche sociali sono sostanzialmente inesistenti. Pensiamo a esperimenti già fallimentari come la Garanzia Giovani che da una parte dimostrano plasticamente quali sono i numeri e la consistenza del dramma occupazionale dei giovani campani, e dall’altra in Campania (e non solo) si sono di fatto tradotti nell’ennesima falsa promessa e nell’ennesimo flop. L’arroganza con cui questa macchina esecutiva si muove calpestando le fasce più povere del paese ed in particolare i cittadini meridionali si esemplifica ancora nella questione annosa dell’abbattimento delle Vele di Scampia. Anche in quel caso, nonostante le innumerevoli sollecitazioni dei comitati a venire sul territorio, il governo ha dato più di una volta forfait e gli stessi abitanti delle vele hanno dovuto organizzare un presidio sotto palazzo Chigi per ottenere ascolto su una questione così importante per un territorio su cui poi a tutti piace speculare mediaticamente e parassitare sull’immaginario di emarginazione sociale e di criminalità diffusa. Anche su questo all’oggi in ballo ci sono solo promesse. La natura di questo ennesimo governo non eletto e di grande coalizione è chiara a tutti. Da una parte una sconcertante rapidità legislativa quando si tratta di approvare provvedimenti come il Jobs Act, la Buona Scuola o lo Sbloccaitalia che sono dei veri e propri regali alle lobby economiche del paese. Dall’altra un atteggiamento autoritario ed esplicitamente intollerante a qualunque forma di dissenso. Le parole di Renzi dopo gli scioperi della scuola e il boicottaggio delle prove Invalsi ne sono evidente dimostrazione.
Siamo convinti che Napoli debba sovvertire, a partire da Sabato, proprio questa repubblica del consenso imposto. Qui a Sud, dove la contraddizioni si fanno più esplosive e dove l’inattività di chi governa si palesa più che altrove nel peggioramento quotidiano e progressivo delle vite degli abitanti della città, bisogna rispondere alla parata che Renzi vorrebbe fare tra applausi e fotografi. Noi vogliamo che gli applausi della pletora di cui si circonda siano sovrastati dalle grida di dissenso e per questo proveremo a raggiungere piazza Municipio non accettando nessuna forma di ingiunzione e nessun divieto. Ci sembra paradossale che per accogliere un Presidente del Consiglio che viene per una mera operazione di propaganda ai cittadini siano vietate alcune strade della città che vivono. Siamo stanchi di assistere a queste goffe esibizioni che blindano le città perché a chi governa sia impedito di fare i conti con il dissenso e la contrarietà di chi è governato. Salute, diritti, lavoro, reddito, casa, sono questioni alle quali bisogna rispondere rapidamente.

Basta con i governi a trazione settentrionale! Basta con le passerelle e con le trovate mediatiche! Vogliamo risposte immediate ai problemi della città!

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