Napoli - Cade il soffitto, sale la rabbia

15 / 10 / 2014

Martedì 14 ottobre, nell’aula 2 al primo piano del Liceo Classico Umberto I di Napoli, durante il regolare svolgimento delle lezioni, è crollato un pezzo di intonaco dal soffitto. Solo per una questione di pochi centimetri, un’alunna ed un’insegnante sono rimaste illese. L’episodio, tuttavia, resta gravissimo.

È ormai chiara a tutti la situazione dell’edilizia della scuola pubblica, vittima di continui tagli: edifici fatiscenti che ospitano noi studenti non sono più casi isolati bensì situazioni all’ordine del giorno. Non vogliamo che la nostra scuola, luogo di crescita e formazione, diventi luogo di tragedie e distruzione. Non possiamo più rischiare la vita nei luoghi dove passiamo il maggior numero di ore delle nostre giornate. Dunque, non possiamo più far finta di niente.

Stamattina, stanchi di tutto ciò, più di 1000 studenti dell’Umberto, dopo aver provato a parlare con il preside in cerca di notizie riguardo la presunta agibilità dell’edificio e dopo essere stati respinti in malo modo, hanno deciso di non entrare a scuola, ma di restare fuori a fare un sit-in. Successivamente ci siamo recati alla Provincia, dove una delegazione di studenti è salita per parlare con chi di dovere. Sono state fatte promesse vaghe che comprendono una ristrutturazione completa delle aule che non potrà partire prima del 10 novembre. È evidente che, in quest’arco di tempo, episodi come quello accaduto ieri possono ripetersi. Tornati sotto scuola, i rappresentanti di istituto e i membri del collettivo hanno provato nuovamente a parlare con il preside chiedendo una perizia che attesti l’agibilità dell’edificio. Questa perizia, chiaramente, non è mai arrivata nelle nostre mani.

Non è più possibile assistere inermi a tutto ciò. Oggi è stato l’inizio di una mobilitazione che durerà fin quando non avremo certezze sulle reali condizioni del nostro istituto!

Collettivo Umberto I
Coordinamento K.A.O.S.

Le immagini

Le studentesse del Collettivo Umberto