Napoli. Città dell'accoglienza o stato di polizia ?

10 / 8 / 2011

Quello che sta avvenendo negli ultimi giorni con un'esclation di repressione verso i migranti nella città di Napoli è assolutamente inaccettabile.
Abbiamo assistito per settimane agli strali dell'assessore Narducci che annunicava di voler “bonificare” Piazza Garibaldi.
Bonificare da cosa ?

Dalle decine di prostitute vittime di tratta che arrivano a Napoli in condizioni disumane e sono costrette a prostituirsi e finire nelle auto dei clienti napoletani ?
Dai rom identificati sempre più come il nemico pubblico che in piazza Garibaldi danno vita ad un mercatino per poter sopravvivere ?
Dai migranti africani che da anni svolgono il loro mercato nella zona di Via Bologna ?

Oppure magari dalle decine di senza fissa dimora costrette da Grandi Stazioni S.p.a a vivere sui marciapidi come vittime sacrificali della “grande ristrutturazione” della stazione di Napoli?
Bonificare dagli ultimi e dai piu' deboli questo evidentemente intendeva Narducci ed a questo sta dando seguito il generale dei Vigili Urbani Sementa.

Abbiamo partecipato insieme alle comunità migranti di Piazza Garibaldi ed a numerose associazioni e Reti antirazziste ad un tavolo di confronto convocato la scorsa settimana dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli. In quell'assise si apriva un percorso di intervento concertato direttamente con i soggetti sociali che insistono su Piazza Garibaldi. In quell'occasione ascoltammo proposte che andavano dalle misure di assistenza agli homeless, a quelle di sostegno alle vittime di tratta, dalle borse lavoro per i Rom al consolidamento del mercatino degli africani. Proposte che ci sembravano aprire la strada ad un confronto partecipato che scongiurasse smanie sceriffesche del duo Narducci – Sementa.
Proprio in quella occasione sollevamo la questione relativa alla posizione dell'assessore Narducci in merito a questo tipo di piano e capimmo che la sua assenza dal confronto con gli antirazzisti ed i migranti era una scelta politica.
Quello che è avvenuto a Piazza Garibaldi e che si ripete in diverse zone della città quasi quotidianamente ci dice che Sementa e Narducci stanno applicando un clima da “stato di polizia” utilizzando i vigili urbani come dei contractors.

Proprio in questa fase della città vorremmo i vigili urbani impegnati nel controllo dello sversamento abusivo dei rifiuti oppure nel garantire la fruibilità delle zone pedonali piuttosto che fare la caccia all'immigrato.
La pantomima da “guerra al crimine” che altro non è che “guerra agli ultimi” messa in scena da Sementa e Narducci ci dice di come al momento su questa questione nel Comune di Napoli la mano destra non sa quello che fa la sinistra.
Mentre partecipiamo a tavoli in cui migranti e reti antirazziste trovano spazio per confrontarsi con l'amministrazione, arrivano dei Power Rangers con il pallino di “legge e ordine” che picchiano e cacciano i migranti.
Bisogna fare chiarezza su quale sia la volontà politica da parte dell'amministrazione.
Se quella del confronto con i movimenti ed i migranti oppure quella dei Power Rangers.

Napoli è città dell'accoglienza o stato di polizia ?

La sostituzione del generale Sementa da capo dei vigili urbani ci pare oggi una necessità se si vuole affermare un idea di città dell'accoglienza. Così come ci pare necessario che si dia invece spazio ad un processo partecipativo reale e dal basso senza il rischio che il “Violet Wolf Ranger” (il capo dei Power Rangers n.d.r.) di turno spazzi via ogni ipotesi di confronto.

Al Sindaco la necessità impellente di far comprendere quale modello di città si vuole costruire rispetto ai temi dell'accoglienza e della giustizia sociale.

Laboratorio Insurgencia