L'ultima tornata elettorale ha senza dubbio regalato un quadro
assolutamente inedito del nostro parlamento. Non sappiamo al momento se
le forze politiche riusciranno a istituire un governo oppure si
ritornerà alle elezioni. Sappiamo però per certo che se cambiamento c'è
stato in questo paese è anche grazie a quegli esempi di lotte
territoriali e popolari che hanno costruito un nuovo protagonismo dei
cittadini. Un protagonismo che non può esaurirsi nelle urne e che non
può conoscere il principio della delega. Per questo pensiamo che in
questa fase è opportuno approfittare della fase di rottura nel paese
per porre anche in maniera più strutturata all'attenzione delle
assemblee elettive il tema delle lotte sui rifiuti degli ultimi anni e
le proposte di piano alternativo che dalle lotte si è costruito.
Aderiamo con convinzione alla campagna per la legge di iniziativa
popolare “Rifiuti Zero” proprio per questo motivo, coscienti che bisogna
costruire un processo collettivo, di informazione e condivisione sulla
proposta Rifiuti Zero, che parta dai territori e dai comitati che li
abitano, per mettere alla prova anche chi, tra gli eletti in parlamento,
parla di protagonismo dei cittadini e di scelte radicali sulle
questioni ambientali e le vicende di Parma sono lì a ricordarcelo.
Siamo
consapevoli del fatto che non è questo il tempo (e non lo sarà mai), di
affidare in blocco il portato delle lotte ambientali a qualsiasi
esperienza politico istituzionale, rinunciando in questo modo alle
opzioni della partecipazione dal basso ed alla forza delle lotte
sociali. Nel nostro territorio la questione del ciclo dei rifiuti ha
vissuto di un protagonismo popolari con pochi esempi simili in Italia.
Al tempo stesso gli ultimi anni c'hanno regalato un fiorire di
esperienze territoriali contro discariche ed inceneritori. Si è messo in
moto un processo di informazione e costruzione di alternativa che vede
ora il coinvolgimento di tantissimi territori. Un fenomeno quindi che
non è più perimetrabile alla sola Campania. Dal nord al sud i comitati
che si ispirano a Rifiuti Zero crescono e si rafforzano.
Questa
condizione, unita alla situazione politica del paese, può essere un
terreno fertile per l'affermazione del piano alternativo di smaltimento
dei rifiuti, senza discariche ed inceneritori, fondato sulla raccolta
differenziata, il riuso, il riciclo, la riduzione a monte dei rifiuti e
l'estrusione, mettendo al bando ogni tipo di combustione ed interramento
per i rifiuti. Bisogna certamente essere consapevoli che la legge di
iniziativa popolare è di per sé uno strumento parziale per affermare un
modello alternativo. Sebbene la raccolta delle 50mila firme necessarie
per portare in Parlamento il testo di legge “Rifiuti Zero” è un
importante sfida da vincere, siamo consapevoli che solo attraverso una
mobilitazione che parta dai territori riusciremmo a dare forza, vigore e
solidità a questa battaglia. Solo generando processi collettivi di
protagonismo, lotta, rivendicazione, possiamo pensare di vincere la
battaglia contro inceneritoristi e potentati economici, non certo
delegando. Parteciperemo dunque alla campagna per la raccolta firme per
la legge di iniziativa popolare partendo dai nostri territori, da
Chiaiano, Scampia, zona collinare, Marano, Mugnano, Afragola, Casoria
ecc. ecc. Accopagneremo i nostri gazebo con materiale informativo della
campagna con il tentativo di sviluppare ovunque ce ne fosse la
possibilità e le condizioni azioni creative e conflittuali di sostegno
alla campagna.
Seguiremo il Coordinamento rifiuti ed energia nel
coordinamento della raccolta firme per l'area metropolitana di Napoli e
per la Campania provando a costruire le migliori sinergie possibili.
Apertura campagna raccolta firme della Rete Commons per legge d'iniziativa popolare “Rifiuti Zero”
Sabato 9 Marzo, ore 15:30
Workshop di formazione ed informazione
Sala municipale, Corso Chiaiano 50, Sede VIII Municipalità
Commons – rete dei comitati per i beni comuni di Napoli e provincia