Questa mattina il governatore della Regione Lombardia ha
incontrato il Presidente de Luca nella sede della giunta regionale campana, per
siglare un protocollo d’intesa che importi anche nella nostra regione il
modello gestionale delle finanze che Milano ha adottato già da tempo, fatto di
privatizzazioni e speculazione.
Proprio Roberto Maroni, quello delle scritte sul palazzo regionale inneggianti
al family day, quello che da ministro degli interni ha attuato alcune delle
peggiori politiche di limitazione della libertà di movimento per i migranti e
di repressione per i movimenti sociali, quello che sta gestendo la regione
Lombardia in continuità con la linea precedente, fatta di austerity e di
speculazioni (come nel caso del modello Expo), proprio lui pensa di poter
venire a dare lezioni di buon governo.
Gli attivisti del centro sociale Insurgencia hanno deciso di contestare il
summit portando in piazza delle ruspe giocattolo, riproducendo scherzosamente
il simbolo tanto caro al partito di Maroni. I manifestanti hanno bloccato una
delle vie d’accesso al palazzo regionale, venendo poi trascinati via con la
forza dalla polizia e dai funzionari della questura presenti.
La libertà di parola evocata ripetutamente dal leader della Lega Matteo Salvini
dopo la manifestazione dell’11 marzo evidentemente non è un valore
universalmente valido: quando i movimenti sociali contestano le politiche
razziste ed eversive del suo partito o dei suoi alleati, la loro voce va tacitata
con ogni mezzo!
Lo striscione esposto dagli attivisti rimandava alla grande giornata del 22
aprile, giorno della festa dell’orgoglio antirazzista e migrante che si terrà a
Pontida, e che vedrà la partecipazione di movimenti, comitati, associazioni,
centri sociali di tutta Italia. Del resto Maroni conosce molto bene quella
località del bergamasco, essendone uno dei più affezionati frequentatori
durante il raduno estivo del folklore leghista e razzista. Ci vediamo a
Pontida!
Napoli - Contestati Maroni e De Luca
12 / 4 / 2017