Il quotidiano del palazzinaro romano lancia la campagna per la costruzione degli inceneritori in Campania

Napoli - Fermiamo la campagna di Caltagirone. Sabato 5 presidio a Il Mattino

I gruppi Edipower, Acea, Iren ed A2A trovano un amplificatore di interessi nel quotidiano partenopeo.

3 / 1 / 2013

Da alcune settimane il quotidiano Il Mattino sta lanciando una vera e propria campagna a favore delle costruzione di un inceneritore a Napoli. Il quotidiano del gruppo Caltagirone, prende a spunto lo stato di stallo del quadro istituzionale degli enti locali nella nostra Regione come pretesto per lanciare una vera e propria campagna nell'opinione pubblica a favore dell'incenerimento dei rifiuti. Dapprima un sondaggio pretestuoso chiedeva ai lettori se il problema dei rifiuti si risolvesse mandando i rifiuti all'estero o costrunedo un inceneritore. Un sondaggio da votazione bulgara, ma senza dubbio incompleto e pretestuoso visto che i sistemi di smaltimento possibili prevedono anche il piano virtuoso dei rifiuti che associa alla differenziata porta a porta, gli impianti di compostaggio ed il trattamento a freddo. Poi con continui articoli che invocano la costruzione di un inceneritore a Napoli facendo presagire una imminente catastrofe per la città.

Appare chiaro che nell'ultimo anno le istituzioni locali e nazionali hanno fatto poco o nulla per risolvere in termini strutturali il problema. Ma e' altrettanto chiaro che esiste un conflitto di non poco conto sulle strade da prendere, e chi ha la borsa in mano, ovvero la possibilita' di utilizzare fondi e quindi il governo nazionale e la Regione Campania, convinti inceneritoristi non ha nessuna intenzione di modificare le sue scelte. I soldi che il Ministro Clini doveva inviare a Napoli per la raccolta differenziata non sono mai arrivati, cosi' come la Regione Campania di Caldoro e dell'Assessore Romano continua a proporre lo stesso identico piano della giunta Bassolino fondato su discariche ed inceneritori e non destina nessun tipo di finanziamento per gli impianti alternativi a cominciare dai siti di compostaggio che si dovrebbero costruire a Napoli. In questo conflitto tra inceneritoristi e sostenitori del piano alternativo c'è chi gioca tutte le carte che ha per spingere verso la costruzione di nuovi eco mostri come il gruppo Caltagirone che già possiede le quote della multiutility Acea attraverso la quale è inerita nel gruppo Edipower leader della costruzione e gestione degli inceneritori nel Nord Italia e di cui fanno parte anche la A2A e la Iren, altre multiutility che si occupano di incenerimento. Dopo il discredito che ha colpito la Impregilo, che ha realizzato gran parte l'inceneritore di Acerra, ed è tutt'ora sotto processo per la cattiva gestione dei rifiuti, altri gruppi di potere legati alla lobby degli inceneritori provano a farsi strada per costruire in Campania altri mostri. Di inceneritori non ne vogliamo piu' !!! La nostra regione sta pagando un prezzo altissimo con un vero e proprio disastro ambientale causato dalla logica di smaltimento fondata su discariche ed inceneritori. Pretendiamo che i fondi per la gestione dei rifiuti siano immediatamente sbloccati da governo, Regione e Comunita' Europea e destinati alla costruzione dell'impiantistica alternativa. Denunciamo il tentativo delle lobby degli inceneritori di speculare sulla nostra città. Fermiamo le campagne volta a difendere gli interessi delle lobby.

Napoli non vuole discariche ed inceneritori !
Facciamo appello a tutte le reti, i comitati, le forze sociali e sindacali ad aderire al presidio lanciato per sabato prossimo nei pressi della sede de Il Mattino.

Sabato 5 Gennaio - ore 10:00

Presidio in Via Chiatamone nei pressi de Il Mattino

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