A Napoli dal 21 al 23 settembre

Napoli - Festival dei giornalisti: il futuro oltre il precariato

di Giuseppe Manzo

18 / 9 / 2012

Arriva a Napoli il Festival del Giornalismo Giovane. Dal 21 al 23 settembre si riuniranno al museo Pan circa 400 giovani operatori dell’informazione. L’evento è organizzato da Youth Press Italia, sezione italiana di Youth Press Europe, un’associazione che da qualche anno prova a collegare le esperienze di chi lavora nella comunicazione e nell’informazione nei paesi Ue. L’appuntamento arriva in un momento delicato per il panorama mediatico del nostro Paese. La restrizione degli spazi e la progressiva espulsione dal mercato del lavoro rendono ancor più grave la libertà d’informazione. Secondo i dati del Sole24ore, questa è la professione con il più alto tasso di disoccupati e precari: oltre il 60% secondo le ultime stime. Al Sud, ovviamente, va peggio con cifre che raggiungono l’80-90% di abusivi. Per questo Napoli non è una scelta casuale come dice il presidente di Youth Press Italia Simone D’Antonio: «Abbiamo scelto Napoli – spiega - perché qui trovano spazio alcuni fra i progetti più innovativi di media giovani realizzati in Italia, progetti che non a caso emergono in una delle città dove sono maggiormente avvertiti i problemi del precariato giornalistico e della crisi delle aziende editoriali. Con questo festival – prosegue - vogliamo dimostrare che dai giovani può venire un contributo di idee e di visione importante per risollevare il settore ma anche per incidere nei contesti locali, sul piano economico e sulla qualità del sistema di informazione». In questo senso è stato inevitabile il sodalizio con il Coordinamento giornalisti precari della Campania che in questi due anni ha condotto una dura battaglia insieme agli Coordinamenti regionali. Il giorno 22 alle 11.30 ci sarà uno dei momenti centrali del programma proprio con la discussione sul precariato. E gli attivisti del Coordinamento campano promettono di trasformarla in una grande assemblea in vista dell’autunno: «Youth Press ha avuto il grande merito di scegliere il Sud per questo evento – dichiarano dal Coordinamento campano - e di cercare sempre l’interolocuzione con i precari. La condizione di professionisti, pubblicisti o aspiranti tali in Italia è insostenibile: si toccano punte del 60 %  a livello nazionale e dell’80-90 per centro qui al Sud . I giornalisti non vengono pagati o, se sono retribuiti, in alcuni casi lo sono poco. Il Festival arriva in un momento importante perché c’è in atto la battaglia per l’equo compenso in Parlamento. Poi siamo a un anno dalla carta di Firenze e abbiamo lanciato la campagna “Caro Coordinamento ti scrivo” per denunciare gli abusi (articoli non pagati o pagati 3-5-10-20 euro) e inviare gli esposti all’Odg: la stessa iniziativa è stata assunta da Youth Press nelle giornate del Festival. Noi ci mettiamo la faccia per tutti i colleghi che vogliono denunciare , speriamo che loro ci mettano le denunce, senza le quali non possiamo andare avanti. Insomma il 22 vorremmo che si trasformasse in un grande momento di confronto nazionale con tutti i colleghi che arriveranno da ogni città del Paese». Ma non saà solo il precariato al centro della tre giorni: accesso alla professione, formazione e le nuove frontiere del 2.0 saranno punti fondamentali per immaginare il giornalismo, giovane o meno, del prossimo futuro. Tutto il programma si puo’ leggere e scaricare su http://festival.youthpressitalia.eu/ o sulla pagina Facebook http://www.facebook.com/FestivalDelGiornalismoGiovane. Per inviare invece le vostre segnalazioni a “Caro Coordinamento ti scrivo”: [email protected], www.cronisti.info o http://www.facebook.com/giornalistiprecari. Anche il mondo dell’informazione proverà a costruire il suo autunno caldo e lo farà partendo da Napoli.