Dopo i violenti scontri di venerdì scorso davanti alla sede di Equitalia del Corso Meridionale, la Questura di Napoli e la Procura cominciano a montare inverosimili teroremi accusatori contro la rete napoletana contro Equitalia. Da diversi giorni Repubblica e Il Mattino sono diventati l'organo ufficiale della “teoria” montata dalla Questura di Napoli. Secondo il questore Merolla, dietro gli scontri di venerdì scorso ci sarebbe la solita “regia” di “vecchi leader di movimento”. Una iniziativa quella di venerdi' scorso ad Equitalia, che ha visto una incredibile solidarietà dei cittadini in fila che dovevano andare a pagare i propri debiti presso l'agenzia controllata dal Ministero delle Finanze, i quali mentre la polizia caricava applaudivano i manifestanti ed intervenivano al microfono. In tanti tra intellettuali, giornalisti, esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo stanno solidarizzando con la rete napoletana contro Equitalia. Da questa grande solidarietà sta nascendo un vero e proprio appello che sarà reso pubblico nelle prossime ore. Intanto Il Mattino parla di “ultrà anti-discarica dietro gli scontri ad Equitalia”, e La Repubblica parla di “soliti noti”. Il teorema accusatorio secondo il questore Merolla vede “qualcuno soffiare sul fuoco”, ma non si specifica chi, a che scopo ed in che modo.
Non
una parola sui tanti suicidi dovuti ai debiti con Equitalia, non una parola
sulla proposta dei movimenti di sospendere la riscossione dei tributi per le
fasce sociali piu' deboli ed aprire una discussione pubblica sul tema del
debito privato ai tempi della crisi. Mentre il governo Monti ricorda che la
tasse vanno pagate , contestualmente dice che c'è bisogno di misure per la
crescita. Non si capisce come la crescita possa esserci davanti alla
drammaticità del debito privato delle fasce sociali più deboli. Non ci sono
soldi, ci sono solo debiti, quindi consumi e potere d'acquisto sono in caduta
libera.
Ma la campagna stampa avviata si spinge fino ad immaginare collegamenti assurdi
tra le mobilitazioni contro Equitalia ed i fatti di Genova contro l'a.d di
Ansaldo Nucleare.
Teoremi
belli e buoni che altro non sono che un modo per gettare fango contro chi ha
toccato un tema sociale caldissimo e su cui si riesce a coagulare un
grandissimo consenso popolare.
Il “vestito dei cattivi” e bello e pronto con tanto di individuazione delle
realtà verso cui puntare il dito. I due quotidiani fanno l'elenco dei cattivi :
“Usb, Insurgencia, precari Bros, Cau...” quasi a contribuire alla
costruzione del nemico dandogli anche volti e nomi. Si aggiungono le prime
azioni della Questura con ben 16 denunce ed un fascicolo aperto dal procuratore
aggiunto Melillo, lo stesso che da alcuni anni indaga su un misterioso teorema
che muoverebbe le mobilitazioni dei disoccupati napoletani.
E' evidente che la protesta di venerdì scorso ha scosso i sonni tranquilli del
governo Monti ed anche quelli del capo dell'Agenzie delle entrare e di
Equitalia, Befera che recentemente sul magazine del Corriere ha dichiarato che
“Gli italiano sono evasori per natura. Ma ora li educhiamo”. Dopo i
fatti di venerdi' a Napoli ha chiesto un incontro urgente a Mario Monti.
Le realtà napoletane contro Equitalia hanno convocato per venerdi' 18 maggio
un'assemblea popolare a Largo Ponte di Tappia, una piazzetta su Via Roma,
proprio nel centro della città. Si invitano i cittadini a portare le proprie
cartelle a raccontare le proprie storie, a denunciare pubblicamente i metodi di
riscossione di Equitalia. Un passaggio ulteriore di una campagna che si sta
intensificando a Napoli ma che sarebbe auspicabile si diffondesse in tutto il
paese.
Intanto, Diego Armando Maradona, dalle colonne del Corriere, esprime
solidarietà a tutte le vittime di Equitalia...