Napoli,12 Marzo:contro la Gelmini,contro il governo Berlusconi

Verso lo sciopero generale

11 / 3 / 2011

Sabato anche noi saremo in piazza, in tanti per costruire una grande giornata di mobilitazione.

Ci sembra però quasi un dovere attraversare la data del 12 Marzo in maniera diversa dall' impostazione che la giornata si sta dando.

Vogliamo soffermarci, innanzitutto, sulla "causa scatenante" di una serie di meccanismi che hanno portato poi a lanciare, con grande forza, l' appuntamento a cui ci avviciniamo: le dichiarazioni del premier in merito alla scuola pubblica e a quella privata.

Considerare le parole di Berlusconi il vero problema della scuola e degli studenti in questo momento è, a nostro avviso, semplicemente ridicolo: l' indignazione del popolo di Repubblica e di tutto il centrosinistra istituzionale semplicemente in merito a "commenti poco felici" (tra i tanti del "nostro presidente del consiglio") tralascia completamente quello che è l' attacco REALE all' intero sistema dell' istruzione pubblica, fatto di tagli che impoveriscono sempre di più i nostri percorsi formativi e di norme su norme che irrigidiscono i percorsi di chi attraversa l' intero sistema scuola, mentre agli istituti privati viene progressivamente elargita una quantità sempre maggiore di fondi. La scuola e l' università pubblica, nel senso vero del termine, stanno ormai per sparire a causa dei meccanismi di "aziendalizzazione" che aprono all' ingresso di privati negli organi collegiali degli atenei e degli istituti.

E se il presidente del consiglio sostiene che la scuola pubblica "inculca idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie", noi rispondiamo che non è per niente così, che la scuola pubblica E' SEMPRE MENO IN GRADO DI INSEGNARCI QUALCOSA,DI OFFRIRCI UNA FORMAZIONE DIGNITOSA, a causa dell' operato del SUO GOVERNO e più in generale di una serie di processi portati avanti negli ultimi anni anche da chi (e ci riferiamo soprattutto al PD, a FLI e a tutti gli altri che negli anni si sono resi protagonisti di politiche disastrose per il sistema di pubblica istruzione e che, addirittura, tre mesi fa votavano la fiducia al DDL Gelmini), con grandissima ipocrisia, Sabato sarà in piazza a difesa di ciò che negli anni ha contribuito a distruggere.

E' tutto questo che imprigiona tutti noi nel vortice della precarietà, è tutto questo che distrugge il nostro futuro, è tutto questo (e altro ancora) che ha fatto crescere nel tempo la nostra indignazione, la rabbia di un' intera generazione inascoltata e decisa a mettersi in gioco non per difendere lo status precedente di scuola ed università pubblica, ma per costruire alternativa,per dare vita a nuovi modelli di formazione, ad un nuovo modello di scuola e di università e ad un nuovo sistema di welfare che siano in grado di offrirci la possibilità di realizzare i nostri sogni.

Siamo scesi in piazza alzando il livello del conflitto,manifestando con radicalità, assediando chi ha dimostrato di ignorarci completamente, portando per le strade quell' alternativa di scuola che nel tempo abbiamo costruito.

Lo abbiamo fatto accompagnati dalle narrazioni di chi ci definiva "violenti" o "incivili", accompagnati dagli articoli di chi sosteneva che le migliaia di giovani che insieme a tutte la altre categorie sociali il 14 Dicembre hanno sfiduciato il governo "non sono nostri figli,sono solo un manipolo di professionisti della violenza giunti dal nord-Europa" e che ora, invece, "chiama all' appello" il movimento studentesco contro dichiarazioni che per noi sono solo "la punta dell' iceberg" di un attacco durissimo ad un sistema di università e scuola che non ci piaceva neanche prima.

Sabato saremo in piazza, quindi, ad opporci e contemporaneamente a costruire alternativa, mobilitandoci contro gli attacchi al mondo della formazione, al mondo del lavoro (attraverso il modello Marchionne), all' ambiente, ad ogni sorta di bene comune, che si inscrivono ad un processo di smantellamento più complessivo dei DIRITTI, DELLA DIGNITA' E DELLA DEMOCRAZIA DI QUESTO PAESE.

Lo faremo proiettati verso lo sciopero generale del 6 Maggio prossimo, che sarà giornata di rabbia e indignazione, che costruiremo tutti uniti per scacciare via il governo Berlusconi, il berlusconismo e non solo, per cominciare a dar vita ad un nuovo modello di società…

 

Appuntamento Sabato 12 Marzo,ore 10.30, piazza del Gesù nuovo!

 

 

Future Under Construction Kollective-Collettivi studenteschi autonomi napoletani