Noventa Vicentina- Bloccati altri due sfratti

Le mobilitazioni per il diritto alla casa continuano

18 / 4 / 2015

Giovedì 16 aprile, a Noventa Vicentina, Asc-Assemblea Sociale per la Casa e Adl Cobas hanno bloccato altri due sfratti a carico di famiglie con minori.

Nonostante la situazione abitativa ed economica sia nota da più di un anno ai Servizi Sociali del Comune, l'amministrazione, leghista e xenofoba, non ha mai messo a punto piani di tutela nei confronti di queste persone, a garanzia del diritto alla casa e all'unità familiare, proponendo semmai come unica soluzione la partenza di una parte dei nuclei per il loro Paese d'origine, il Marocco. È solo grazie all'impegno tecnico, politico e sindacale degli/delle attivist*e legali di Asc e Adl Cobas se, a diversi mesi dalla notifica dello sfratto, ci si sta avvicinando ad una positiva risoluzione dei procedimenti.

Rimane, tuttavia, l'amara constatazione circa l'incapacità, l'incompetenza e la mancanza di volontà dimostrate dalle pubbliche amministrazioni nella gestione di un problema che non è affatto emergenziale, ma tocca il cuore della crisi sistemica e strutturale: senza lavoro non c'è reddito, senza reddito non c'è casa.

In questi anni diverse sono state le proposte avanzate da Asc e Adl Cobas alle istituzioni per la gestione delle migliaia di sfratti e procedimenti esecutivi che stanno via via sgretolando l'essenzialità e l'effettività del diritto alla casa: moratorie sugli sfratti, impignorabilità della prima casa, progetti di autorecupero, tavoli di lavoro a livello provinciale e regionale per lo studio coordinato della questione abitativa, mappatura dei territori e requisizione degli immobili sfitti, agenzie pubbliche che agevolino l'incontro tra proprietari e inquilini favorendo l'avvio di locazioni con canoni realmente calmierati, blocco della svendita degli immobili pubblici a favore di una politica della riqualificazione anche in situazioni di autogestione abitativa, percorsi di accompagnamento con associazioni territoriali ed altro ancora. 

Di contro, si è assistito ad un grottesco balletto istituzionale fatto di inerzia, imperizia, ignoranza delle norme che regolano i poteri e le competenze, disprezzo dei diritti fondamentali delle persone che non possono che scaturire da un'effettiva garanzia del diritto alla casa. 

Il coretto amministrativo è unanime: per la casa i soldiarrow-10x10.png non ci sono. E per il Tav? Per il nuovo stadio? Per le luci natalizie? Senza contare il fatto che molte amministrazioni sono disposte a spendere più di 200 euroarrow-10x10.png al giorno per separare le famiglie ospitando parte di esse nelle comunità, pur di non sostenere il pagamento di alcuni  canoni di locazione, con costi e conseguenze nefaste a carico dell'intera collettività.A dispetto di un panorama amministrativo raramente consapevole degli oneri e dei doveri derivanti dai mandati istituzionali, in questi anni molte persone hanno trovato una casa grazie al supporto delle reti di solidarietà dal basso, alle strutture politiche di movimento e sindacali di base, attraverso pratiche di mutualismo e cooperazione che hanno creato legami reciproci tra soggetti in difficoltà economica ed abitativa. 

Ancora una volta si dimostra che la solidarietà è un’arma potente, fondamentale per combattere quella guerra che i forti hanno dichiarato ai deboli, a chi è ai margini della società o rischia di venirne risucchiato per la mancanza di un reddito, di un lavoro, o di reti di protezione familiare.

LA CASA E’ UN DIRITTO, BASTA SFRATTI! SI COMBATTA LA POVERTA', NON I POVERI!

ASC Vicenza

ADL COBAS Vicenza