CHI Sono:
Lavoratori e lavoratrici dipendenti dei centri commerciali che rappresentano
migliaia di persone la cui vita ormai è cadenzata da pesanti turni di
lavoro causati dalla liberalizzazione degli orari commerciali e che
quindi non riescono più a gestire il proprio tempo libero.
Le aperture dei Centri Commerciali attualmente prevedono domeniche e
molti festivi. A seguito di ciò,
È BENE SAPERE CHE:
• Non ci sono state assunzioni significative, questo costringe i
lavoratori già in essere a turni massacranti e non contribuisce ad
aumentare l’occupazione che in Italia è ormai ferma.
• Il lavoro domenicale non è pagato come straordinario. La retribuzione per
il lavoro domenicale vede una piccola maggiorazione (15€) che a fine mese fa
lievitare le nostre buste paga di pochissime decine di euro. In molti
casi anche le festività sono pagate in ordinaria.
• Una situazione di fortissimo disagio stanno vivendo i piccoli e medi
commercianti dei centri storici cittadini che non hanno ricevuto nessun
aiuto o sovvenzione per queste aperture indiscriminate. Quindi, da soli,
devono farsi carico di un turnover che, per le piccole realtà, è
davvero difficile da gestire.
Allora qui viene da domandarsi: a chi è che la legge sulla libera
concorrenza sta strizzando l’occhio?
COSA CHIEDONO:
• Nuove assunzioni.
• Una maggiore gratificazione per il lavoro domenicale e festivo (ex
straordinari).
• Orari e turnazioni più adeguate per riprendere in mano la nostra vita
privata.
• La possibilità di gestire le domeniche su base volontaria.
Per approfondire:
#OccupySunday. Manifestazioni in molte città
Oggi manifestazioni contro l'apertura domenicale dei negozi grazie alla deregulation sulle aperture nei giorni festivi. La rivolta è nata in Rete tramite la pagina "Domenica, no grazie!"
7 / 10 / 2012