Padova 22 gennaio - Rinviato lo sfratto di un'occupazione abitativa

22 / 1 / 2015

Quando l’ufficiale giudiziario, per niente scosso dalla sua routine, trovandosi davanti il picchetto degli attivisti di Asc Adl ti apostrofa dicendo :”facciamo il solito rinvio, allora…” risulta estremamente evidente che la situazione abitativa a Padova era e resta tragica e senza una reale assunzione di responsabilità da parte degli organi competenti.

Nessuno cede alla disperazione perché conscio dei numeri che ha a suo favore, centinaia ormai gli sfratti bloccati oltre ad un vero percorso dialogico e politico, che affronta la situazione abitativa come contraltare a quelle istituzioni che, non adempiendo alla loro ragion d’essere, lasciano questo vuoto.

L’Ater, ad esempio, continua a mettere in vendita parte del proprio patrimonio e tralascia le liste di assegnazione. Allo stesso modo Aps, per pura direttiva statale, nega a famiglie e soggetti non residenti e/o occupanti le utenze.

E proprio questo facevamo sta mattina in Via delle Melette, davanti ad un appartamento di proprietà dell’Ater occupato da un anno da una famiglia, praticavamo con i nostri corpi quel blocco degli sfratti, che nessuna istituzione si è assunta la responsabilità di attuare e l’opposizione all’articolo 5, che per essere abbattuto pare abbia bisogno di super poteri e fortunatamente gli attivisti e gli occupanti hanno dalla loro Waterman!

Chiediamo utenze e residenze per tutti, il blocco degli sfratti e nuove politiche abitative.

Per questo la mattinata di oggi si inserisce nel percorso verso il 31 gennaio, giornata nazionale di lotta per il diritto alla casa.

Casa, reddito, diritti per tutti!

Asc Padova

Adl Cobas