Ieri una decina di fascisti hanno aggredito due studenti,
attivisti del coordinamento Studenti Medi di Padova, all'ingresso dell'istituto
G. Valle. Gli studenti sono riusciti a respingere l'aggressione uscendone
illesi. L'aggressione è avvenuta ai danni di un ragazzo che lo scorso venerdì
13, durante la manifestazione studentesca, si è fatto portavoce delle richieste
degli studenti e si è esposto in piazza per difendere la scuola pubblica. Un
bersaglio conosciuto quindi, che i fascisti hanno individuato, si evince, con
premeditazione e volontà di colpire un rappresentante degli studenti
antifascisti di Padova. Gli studenti ribadiscono che non sono intimoriti da
questi atti squadristi, e che ritorneranno nelle scuole con più forza di prima,
rilanciano quindi un assemblea pubblica al Valle per venerdì prossimo.
Di seguito il comunicato del Coordinamento Studenti Medi Padova, e il video
della conferenza stampa svoltasi ieri pomeriggio di fronte al Valle.
«Oggi, prima dell'inizio delle lezioni, alcuni militanti di
estrema destra hanno aggredito in gruppo due giovani studenti dell'istituto G.
Valle, legati al coordinamento studentesco che ieri ha attraversato la città in
un corteo che portava le istanze degli studenti contro le politiche del
Governo.
L'intento di questa azione squadrista è palese: cercare di imporsi con
l'intimidazione, nel tentativo di mascherare la propria nullità politica, su
chi ha il coraggio di esporsi pubblicamente nelle questioni più importanti del
proprio tempo.
Ieri il coordinamento ha dimostrato di essere una realtà
viva e vitale, capace di raccogliere attorno a sé tante persone in un corteo e
anche di dialogare con le istituzioni, entrando di petto nella stagione
politica cittadina.
Tutto questo fa paura ad alcuni che, incapaci di arginare la libertà, cercano
di bloccarla con la violenza.
L'aggressione è stata respinta, e non ha ottenuto alcun
risultato: né le ferite né la paura.
L'una, perché pur essendo 10 contro 2 gli aggressori sono stati
scacciati.
L'altra, perché i metodi fascisti non spaventano ma rendono più forte la
volontà di contrastarli, uniti e compatti, senza timore.
L'aggressione in un istituto scolastico è un episodio gravissimo su tutti i fronti, odioso, inaccettabile e che non verrà scordato.
Abbiamo la memoria lunga, e nessun problema nel ribadire che i ratti devono essere cacciati nelle fogne cui appartengono».