Oggi all'expoScuola di
Padova avrebbe dovuto svolgersi un brutta farsa.
L'assessore
regionale alla cultura e all'istruzione Elena Donazzan, il
coordinatore del CET monsignor Tassarollo e altre autorità più o
meno equivoche sono state invitate all'incontro-seminario: “La
scuola cattolica e' un bene per la comunità?”.
Sembra un
brutto scherzo ma è la realtà: in un momento in cui le scuole
pubbliche e l'università sono in ginocchio sotto al peso dei tagli,
due settimane dopo il taglio ulteriore di 5 milioni agli istituti
professionali, la mattina stessa in cui presidenti di provincia
paventano lo stop al riscaldamento all'interno delle scuole, ci si
incontra per discutere dell'importanza degli istituti privati e
cattolici.
Come Coordinamento degli Studenti Medi di Padova e
Assemblea Universitaria verso il 14 Novembre abbiamo scelto di
compiere un blitz all'interno della sala dove si stava tenendo il
convegno.
Una volta entrati, i microfoni che avevamo raggiunto
sono stati spenti dagli organizzatori, e alcuni addetti si sono fatti
avanti per bloccarci.
Attraverso un megafono,
però, un ragazzo un dell'Assemblea Universitaria ha letto un
intervento che parlava dell'importanza essenziale, in questo
momento,
di riconsiderare la scuola e l'università pubblica, il
finanziamento agli istituti tecnici e professionali, un
reinvestimento nel diritto allo studio e in particolare nelle borse
di studio. Abbiamo chiesto a gran voce un presa di coscienza rispetto
alle vere problematiche della scuola, non tanto delle lussuose scuole
cattoliche.
Vogliamo invitare tutti coloro che sognano
un'Europa diversa, una scuola pubblica e laica, una società di
diritti e di welfare, a scendere in piazza insieme a noi il 14
Novembre.
Da Madrid a Parigi, da Lisbona ad Atene, in tutta
Europa, centinaia di migliaia di studenti si riprenderanno le strade
e le città.
A Padova la manifestazione partirà alle ore 9.00
dalla stazione FFSS.
Toma la huelga! Occupy Europe!
La scuola si ribella!
A seguire il testo del volantino dell'iniziativa:
Expo scuola? L'ennesima farsa.
Anche quest'anno si è scelto di concentrare le discussioni seminariali dell'expo su temi minori, privi d'ogni importanza, ed anzi ridicoli di fronte all'urgenza di alcune questioni che riguardano la scuola e la formazione. Siamo studenti di ogni ordine e grado e viviamo sulla nostra pelle i reali problemi della scuola, che sono sempre più accentuati dalla crisi.
Innanzitutto vogliamo una scuola che sia come i costituenti l'avevano immaginata: di qualità, accessibile a tutti, laica e pubblica. Non possiamo rimanere in silenzio mentre all'ExpoScuola si tenta di raccontare quanto siano importanti le scuole cattoliche, che sono finanziate (in quanto istituti privati) dallo stato grazie a leggi ad hoc che hanno aggirato l'articolo 33 della Costituzione, mentre gli stanziamenti per le scuole pubbliche vengono continuamente ridotti.
Tagli di cui è complice anche la Regione Veneto: la sua Spending Review, oltre al trasporto pubblico locale, taglia servizi essenziali anche nella formazione professionale. Quest’anno la giunta di Palazzo Balbi ha deciso di finanziare il settore coordinato dall’assessore Elena Donazzan, oggi presente in Fiera a Padova, con 5 milioni di euro in meno rispetto all’anno 2011-2012 (erano in tutto 82 milioni). Gli effetti saranno devastanti. Con questo pesantissimo taglio il 20% degli allievi rischia di non potersi più iscrivere ai corsi nel prossimo anno scolastico e già ora tantissimi insegnanti dei 108 enti accreditati, specialmente quelli di Enaip-Acli, non ricevono lo stipendio da tre mesi. Inutile ricordare inoltre la vergognosa situazione dell'edilizia scolastica.
Anche per l'università le cose non vanno meglio. Al contrario di quanto affermato in vari comunicati dall'assessore Donazzan, in Veneto da anni la Regione non stanzia fondi per le borse di studio e, di anno in anno, sta diminuendo i fondi agli enti per il diritto allo studio (ESU) che gestiscono le case dello studente, le mense ed altri servizi. Questi fondi in relatà non provengono direttamente dalla Regione, ma arrivano dal fondo integrativo per le borse di studio che lo Stato versa alle regioni, ma nel caso del Veneto vanno ad integrare il nulla messo dall’assessore Donazzan.
VERSO IL 14 NOVEMBRE "TOMA LA HUELGA"
Coordinamento Studenti Medi Padova
Assemblea Universitaria verso il 14 Novembre