Happening antirazzista h 16. Stazione Fs.

Padova - Contro il pacchetto sicurezza per la sicurezza dei diritti

23 / 5 / 2009

Il 30 maggio, a Roma, i ministri degli interni e della giustizia si riuniranno per il G8 immigrazione, presieduto dal Ministro Maroni, proprio nel momento in cui l'Italia è sotto i riflettori internazionali per la violazione della normativa sull'asilo, degli obblighi di soccorso in acque internazionali, dei diritti umani. Discuteranno di migrazioni, terrorismo, sicurezza.
Sono giorni questi di grande rivisitazione delle norme che regolano la vita dei migranti e di noi tutti. I diritti sul lavoro, la possibilità di una vita dignitosa, il diritto d'asilo, le garanzie, anche quelle sancite dalle norme costituzionali o internazionali, sono continuamente messi in discussione per fare posto a leggi ingiuste e dagli effetti disumani.
La crisi morde e lo fa soprattutto tra i settori più precari e qualcuno sembra volerla far pagare ai migranti. In queste settimane i soci-lavoratori di diverse cooperative impegnati nel riciclaggio dei rifiuti o nella logistica, nella provincia di Padova, hanno subito tentativi arbitrari ed ingiusti di licenziamento ed esclusione dal reddito. Per loro, come per tanti altri, non ci sono ammortizzatori sociali ad attutire gli effetti della crisi. Le conseguenze sono devastanti: per chi deve rinnovare il permesso e si trova senza lavoro, il destino è la clandestinità. Ma i migranti in queste settimane ci hanno anche regalato esperienze nuove di presa di parola, di mobilitazione. I blocchi ed i picchetti di Monselice e Tribano ci hanno insegnato che, lottando, la riscrittura delle regole può avvenire anche dal basso.
Non è solo la crisi però a stringere la morsa intorno alla vita degli immigrati. Le ordinanze discriminatorie del Comune di Padova, che in questo periodo di difficoltà economiche impongono la chiusura anticipata ai negozi gestiti da stranieri, stanno costringendo molte attività alla chiusura, in nome delle speculazioni sulla sicurezza, terreno di battaglia per il consenso elettorale.

Ma anche e soprattutto la Lega Nord, che per sabato 23 ha annunciato la sua presenza in città contro la moschea, ha scelto di giocare la sua legittimità sulla pelle dei migranti, di fronte alla sua partecipazione al governo più centralista degli ultimi 30 anni, ai tagli agli enti locali, alle scelte prese sulla testa delle comunità territoriali. Il Carroccio si è fatto Stato.

Proprio in questi giorni la Camera ha votato con fiducia il pacchetto sicurezza voluto fortemente dalla Lega. Norme gravi, ingiuste, disumane, che perseguitano chi è senza il permesso e lo tolgono a chi già ce l'ha, che impongono un arretramento della vita in comune, che alimentano scontri e tensioni.
Duecento euro per ogni rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno, difficoltà nell'ottenere la residenza, nuovi problemi per la carta di soggiorno, l'introduzione del permesso di soggiorno a punti, nuove difficoltà nell'ottenimento della cittadinanza, e per chi è irregolare l'impossibilità di registrare i figli all'anagrafe, di sposarsi, di compiere qualsiasi atto di stato civile, il prolungamento della detenzione disumana nei Cie, il reato di ingresso e soggiorno irregolare. Tutte norme che si aggiungono ad un quadro già pesante ed ingiusto fatto di prassi illegittime, di persecuzioni, di razzismo, di diritti negati.

Noi chiediamo un'altra sicurezza.
Quella del reddito, del posto di lavoro o degli ammortizzatori sociali da cui i migranti vengono esclusi, nuove garanzie di fronte a questa crisi: per i muti, gli affitti e le bollette
Chiediamo permessi di soggiorno più lunghi contro la crisi
Chiediamo la regolarizzazione di chi è già qui e partecipa alla costruzione della nostra società
Chiediamo che le ordinanze contro i negozianti stranieri vengano ritirate
Chiediamo garanzie ed accoglienza per i rifugiati
Diciamo basta al razzismo


Per questo l'Associazione Razzismo Stop e l'Associazione Difesa Lavoratori (ADL Cobas) insieme ai migranti in lotta contro i licenziamenti e gli abbassamenti di salario, insieme ai negozianti colpiti dalle ordinanze, insieme a molti altri migranti che vivono in questa città e che vedono il loro futuro me messo a rischio dalle nuove norme, scenderanno in piazza sabato 23 maggio alle ore 16 (Piazzale della stazione FS) per un happening anti-razzista, contro i licenziamenti, le ordinanze ed il pacchetto sicurezza. Per la sicurezza dei diritti.

Associazione Razzismo Stop – Associazione Difesa lavoratori (ADL Cobas)