Contro le ordinanze e il clima di controllo e repressione dei poveri, degli studenti, dei migranti e degli spazi sociali che la giunta Bitonci sta portando avanti.

Padova - Degrado Pride Parade

Per una Padova aperta, solidale, antirazzista e dei diritti

29 / 9 / 2014

E' iniziato alle 18.00 il concentramento per la "Degrado Pride Parade".
A seguito delle ultime settimane di mobilitazione cittadina una grande assemblea  - svoltasi  Mercoledì 17 settembre - ha lanciato, dopo aver redatto un documento condiviso, questa grande giornata di mobilitazione contro l'amministrazione Bitonci della città che a colpi di ordinanze e sanzioni mira a calibrare Padova sulla misura del "decoro", del "pulito", dell' "ordinato".
Tutto questo escludendo i giovani e gli studenti, i poveri e i migranti dal vivere pienamente gli spazi urbani, perché considerati o incompatibili o irrispettosi della "pubblica morale".

ore 19.52 Al termine del percorso, il corteo fa ritorno in Piazza delle Erbe dove si susseguono vari interventi di fronte ad una piazza gremitissima.

ore 19.26 Alle porte del Comune viene letto il documento "Al discusso tiranno": una dichiarazione d'indipendenza redatta dai cittadini e dalle cittadine di Padova dalla giunta Bitonci.
In seguito il corteo si sposta davanti alla prefettura, dove la "Casa dei diritti Don Gallo" interviene in merito alle dichiarazioni del prefetto, che si era espresso contro l'abbandono e l'inutilizzo degli edifici, a fronte dell'emergenza abitativa.

Di seguito il documento letto:
"Al Discusso Tiranno
In data 29 del mese settembre dell'anno quattordici del duemila
riunitasi, spontaneamente e liberamente, la cittadinanza di Padova,
dalle sue storiche piazze e vie del centro
con voce colma e determinata
annuncia e dichiara:
che non fa più rider nulla di quanto
codesto conciliabolo di rancorosi sta compiendo;
che la campagna di odio e prepotenza intrapresa, a partir dall'insediamento nel Palazzo solitario nel dì nove giugno, nefasta et orrenda est
che il denunciato degrado altro non è che espression di vita
Inoltre decide e proclama a nome della generosa cittadinanza:
che si nega ogni lontana legittimazione
alla giunta sita in Palazzo Moroni, creatrice di paura e di esclusione;
che disubbidirà ad ogni tentativo della xenofoba giunta di ridurre
l'assoluta sovranità che ciascun individuo possiede di disporre della propria vita come gli aggrada;
che rivendicherà la libertà sacrosanta alla generosità, alla solidarietà, all'accoglienza e all'amicizia,
agli spazi di vita vera e talvolta rumorosa grand'emblema della sua prediletta Università.
Dichiara infine:
che onorerà con il titolo di concittadino, non solo chi entro le mura nacque bensì chi nella città è giunto e cum dignitatae cerca di vivere;
che collettivamente considera nemico della serena e virtuosa convivenza
chi superbamente proibisce, umilia, istiga, maltratta, divide
e, meschinamente e subdolamente, reca il vero degrado alla nostra amata città.
I cittadini e le cittadine di Padova"

ore 19.03 Il Cso Pedro ha chiuso simbolicamente l'Ufficio Anagrafe in piazza dei Signori come prima iniziativa del corteo contro il concetto di "padovanità" promosso dalla giunta, e srotolato lo striscione "siamo tutti padovani".
Ormai oltre mille persone si sono unite al corteo.
Durante il percorso ed è stato denunciato l'atteggiamento dell'INPS nei confronti del collettivo "Bioslab" in merito allo sgombero delle scorse settimane.

ore 18.42 - Moltissime persone sono già arrivate al concentramento di piazza delle Erbe per unirsi alla "Degrado Pride Parade".
Iniziano i primi interventi, mentre ci si prepara alla partenza del corteo. Presenti anche artisti di strada, e gli immancabili 4 gatti, tanto cari al sindaco Bitonci.

Padova Pride Parade