Padova - La prima uscita del "camper dei diritti": disobbedire alla sanatoria truffa contro il mercato dei diritti

In Stazione la prima uscita dell’iniziativa lanciata dall’Ass. Razzismo Stop e dall’ADL Cobas.

4 / 10 / 2012

Un mercato del lavoro sempre più all’ombra dell’irregolarità e della precarietà diiffusa, tra impieghi a chiamata e tempi di inattività lavorativa, sfratti e pignoramenti di case, cartelle esattoriali, espulsioni illegittime, una regolarizzazione beffa che tradisce le speranze di migliaia di persone consegnandole ancora allo sfruttamento o nelle braccia dei truffatori, sono alcuni degli effetti brutali di una crisi che il Governo ha scelto di scaricare su migliaia di persone, migranti e non. Questa l’idea che ha mosso gli attivisti di Razzismo Stop e dell’ADL Cobas che hanno scelto di andare lì, nei luoghi dove la crisi colpisce di più.

E’ iniziato così il viaggio del camper dei diritti, "un punto informativo nomade ed insieme uno sportello di assistenza legale mobile, che periodicamente attraverserà i quartieri della città, il centro e le periferie per fare inchiesta e contemporaneamente produrre autotutela collettiva.
" E non è un caso che oggi, nei giorni della sanatoria, il suo percorso sia iniziato dalle zone limitrofe alla Stazione di Padova, dove l’irregolarità del soggiorno incontra, a volte, l’occasione lavorativa e spesso, troppo spesso, procacciatori e affaristi che mettono in vendita speranze ed aspettative: un mercato dei diritti e della disperazione.

Partiamo da qui - dicono gli attivisti - ma il nostro viaggio non si ferma e saremo altrove nelle prossime uscite, dove gli sfratti ed i pignoramenti disegnano i confini dell’emergenza abitativa, dove Equitalia mette in ginocchio i bilanci familiari, dove le espulsioni costringono illegittimamente alla carcerazione o all’allontanamento chi ha la sola colpa di non avere il permesso, dove lo sfruttamento diventa condizione “normale” nel mercato del lavoro.

Centinaia di persone si sono avvicinate al camper per ricevere informazioni, commentare le procedure e raccontare le loro storie segnate dall’irregolarità e delle aspettative tradite per una sanatoria escludente, impossibile da percorrere, che li consegnerà ancora una volta all’ombra dell’"irregolarità".

Disobbedire alla legge di regolarizzazione dicono, lanciando una provocazione alla norma ed un appello alla cittadinanza.
"I requisiti di reddito proibitivi, gli alti costi, la necessità di provare la presenza in Italia con documentazione proveniente da organismi pubblici, l’esclusione dei lavori non a tempo pieno proprio nel momento in cui, anche per volontà di questo governo, la precarietà diventa requisito strutturale della vita lavorativa, fanno di questa procedura una finzione ed insieme il terreno fertile per gli affari di chi sulla pelle dei migranti, costruisce le sue fortune."
Di fronte ad una regolarizzazione che non vuole regolarizzare noi non stiamo a guardare - dicono. Migliaia di migranti si trovano oggi di fronte a due sole possibilità di scelta: rimanere nell’ombra della clandestinità, dei ricatti e del lavoro nero e sfruttato, o comprare sul mercato del diritto di soggiorno il loro diritto di restare.

Noi prendiamo un’altra strada: disobbedire alla sanatoria.
Per questo chiediamo a tutti i cittadini democratici e solidali della città di Padova di farsi avanti e di rendersi disponibili con noi a violare questa legge ingiusta diventando datori di lavoro degli esclusi, per liberarli dallo sfruttamento e perché non cadano in mano, ancora una volta, ai truffatori.

Tratto da:

Padova camper dei diritti in stazione