Si è svolta questo pomeriggio presso la Facoltà di Scienze Politiche la prima assemblea di ateneo del 2011; più di cento studenti si sono ritrovati in via del Santo per una valutazione sulle mobilitazione di quest'autunno e soprattutto per discutere di come costruire, in una prospettiva di sciopero generale e generalizzato, una vera opposizione all'applicazione della legge Gelmini e più in generale alle politiche di asterity e cancellazione dei diritti che ogni giorno si abbattono sulle più diverse categorie sociali, a partire dagli studenti.
Durante l'assemblea di oggi sono emerse molteplici proposte di intervento: punto comune di partenza è la ripresa di spazi nelle facoltà, dove ritrovarsi e riorganizzarsi; ed inoltre il blocco dei decreti attuativi della Riforma che dovranno essere applicati negli atenei e la proposta di un referendum abrogativo (come è stato fatto dai movimenti per l'acqua bene comune) in opposizione alla legge Gelmini.
Per discutere sulle mobilitazioni a livello nazionale, il 22 gennaio prossimo, all'interno del meeting Uniti contro la Crisi (presso il Centro sociale Rivolta a Marghera), si terrà un workshop sul tema della conoscenza a cui parteciperanno gli studenti di tutti gli atenei italiani.
Verso lo sciopero del 28 gennaio indetto dalla Fiom, nelle giornate antecedenti si terrà all'interno dell'università un incontro tra studenti, rappresentanti della Fiom e le altre componenti sociali in lotta in questa fase storica e politica. Diverse le proposte sulle questioni da affrontare: dall'attacco di Marchionne ai diritti dei lavoratori Fiat, all'attacco più generale ai diritti sul lavoro e agli spazi di democrazia, dal rapporto formazione e sistema produttivo alla riconversione eologica della mobilità, dal ricatto sociale della precarietà alle nuove forme di welfare, dalle redistribuzione delle ricchezze alle possibili pratiche di lotta sindacale e sociale.
Il prossimo appuntamento a Padova è per domani, giovedì 13 gennaio, alla Facoltà di Psicologia per un'assemblea e un aperitivo.