Parma - Stay Zam: questi sogni non si sgomberano! Questi sogni continuano!

23 / 5 / 2013

Sintonizzato su Radio Popolare Network, ad accompagnarmi durante la lunga giornata di lavoro, apprendo che stamane camionette della polizia e dei carabinieri, orchestrati da una ventina di funzionari della digos, si sono presentati in via Olgiati a Milano, per sgomberare il centro sociale ZAM ( Zona Autonoma Milano ) .

L’ennesimo atto repressivo, l’ennesimo attacco, ad un bene comune, ad uno spazio politico e sociale, sottratto all’abbandono ed alla speculazione, per riconsegnarlo, ad un’intera città

A fare da barricata in difesa dello spazio, questa volta non ci sono transenne o cassonetti , ma tutto quello che ZAM ha prodotto in due anni di occupazione, riversando un’intera palestra insieme ad un auditorium , ad un palco.

In strada si è riversata tutta la voglia e i desideri, di chiunque abbia animato e fatto vivere le mura di quella fabbrica abbandonata.

E’ stata una ruspa a sfaldare i sogni ed i progetti, portati avanti dalla necessità di dare delle risposte reali ad una profonda crisi politica ed economica. Sogni e progetti nati dalla volontà di creare alternative ai modelli di sfruttamento e privatizzazione, di costruire un futuro fatto di dignità e diritti.

Una volta superata la prima barricata , le forze dell’ordine sono state colpite da qualsiasi oggetto si trovasse all’interno dello spazio e nel frattempo altri salivano sul tetto srotolando uno striscione con su scritto “ Stay Zam, i sogni continuano”.

Gli spazi sociali, da sempre luoghi di sperimentazione collettiva di nuove pratiche politiche, luoghi di incontro tra donne e uomini. uniti dal desiderio di trasformare il mondo e costruire relazioni solidali, antirazziste, antisessiste e antifasciste, sono un patrimonio per tutti e tutte noi, da difendere ad ogni costo.

Questa mattina a fare da barricata in difesa dello spazio c’erano i cuori di chi ama, i cuori di chi lotta, i cuori di chi resiste. I nostri cuori.

Grazie ZAM!

Questi sogni non si sgomberano!
Questi sogni continuano!

Anomalia Parma