A breve verrà fissata la data per il referendum
costituzionale che si terrà nei prossimi mesi.
Renzi ed il suo entourage hanno lanciato da tempo una sfida a tutti coloro che
chiedono dei veri cambiamenti e per un governo particolarmente allergico alle
elezioni, questo momento diventerà cruciale.
Come tutti e tutte sappiamo si voterà per diverse modifiche al funzionamento delle Istituzioni e del documento fondamentale del nostro ordinamento giuridico, ovvero la Costituzione.
Dietro ad una fantomatica riforma utile allo snellimento delle istituzioni, nella realtà, Renzi intende dare un colpo decisivo alla democrazia (già molto malmessa) del nostro Paese, eliminando diritti e garanzie rappresentati dalla Costituzione, per assicurarsi più potere decisionale e levare il maggiore intralcio al suo operato: la volontà del popolo e delle comunità locali.
Non servono parole per narrare il disastro che in pochi anni questa classe politica è riuscita a fare.
La vita che ogni giorno viviamo con le sue difficoltà sempre maggiori ne è la conferma. Fermarli è necessario, e sebbene lo strumento del voto non sia l’unico ed esaustivo, intendiamo organizzarci con quanti hanno a cuore il futuro di tutti e tutte, mobilitandoci contro questo governo che non ci rappresenta e mai rappresenterà tutti coloro che hanno a cuore i propri territori e la vita di chi li vive.
La nostra lotta su un NO al Tav chiaro ed
esplicito si è resa riconoscibile a tanti, un NO forte ed includente,
ed anche questa volta crediamo che dire NO alle riforme di Renzi
significhi dire che non vogliamo le grandi opere inutili come la Torino-Lione e
che vogliamo delle piccole opere utili.
Un NO che sposti gli
investimenti sulla messa in sicurezza dei territori e che non ci faccia
piangere ad ogni terremoto o evento naturale come una pioggia di troppo.
Un NO alle decisioni di
pochi che vogliono salvare le banche e che allo stesso tempo girano le spalle
ai piccoli risparmiatori truffati da queste con investimenti pericolosi e
inutili.
Un NO che non si limita al
voto, ma che deve essere capace di vivere nelle lotte e nei conflitti di questo
Paese malandato, ma che in momenti importanti ha saputo rialzare la testa con
estrema dignità. La dignità di chi non si rassegna e lotta per il proprio
futuro.
Un NO “sociale” e dal
basso, detto con forza non solo da chi non vive bene e soffre, senza lavoro,
futuro e prospettive ma anche da chi, pur riuscendo ancora ad arrivare
dignitosamente alla fine del mese, non accetta questo massacro della scuola,
della sanità, delle pensioni e della ricerca.
Un NO per i partigiani che
con il loro sudore e il loro sangue si sono ribellati e sono morti per
scriverla questa Costituzione, dove i diritti e le persone sono la stessa cosa,
presa di mira dai vari aspiranti padrini di stato fin dalla sua emanazione.
Ci sentiamo quindi di dirlo in modo chiaro, dalla nostra
Valle e con il nostro movimento No Tav, un NO
per tutti, contro le grandi opere inutili e imposte, contro le banche e i
banchieri internazionali, contro Renzi e il suo governo.
Per questo partiremo con un tour
per il Paese, sperando d’incontrare sulla nostra strada uomini e donne
pronti a prendere in mano il proprio presente, per garantire un futuro
dignitoso alle future generazioni, per tutti e tutte.
Invitiamo tutte e tutti ad un momento di assemblea nazionale, dopo la due giorni svoltasi a luglio in Valsusa, presso l’Università Sapienza di Roma che si terrà il 1 ottobre e decidere così insieme le prossime tappe di questo percorso.
Il Movimento NO Tav