Perchè Kobane è ovunque, ed ovunque sarà resistenza

Presidio a Bologna in Piazza Nettuno, venerdì 10 ottobre ore 17.30

10 / 10 / 2014

Presidio venerdì 10 ottobre ore 17.00 - piazza Nettuno.

Mentre il popolo curdo tenta strenuamente da quasi un mese di difendere Kobane dall'avanzata dei miliziani di IS, il primo ministro turco Erdogan ha bloccato le frontiere con la Siria. Questo impedisce che a Kobane arrivino aiuti umanitari e armi, che ci siano vie di fuga per i profughi e che il territorio sia raggiunto dai combattenti del PKK per ricomporre la resistenza curda. 

Le forze popolari di autodifesa dell’YGP e dell’YPJ si sono schierate in maniera decisa contro l'avanzata del califfato, per difendere i civili in fuga ed arrestare l'ondata fanatica del fronte islamico. Ma si rischia un massacro di proporzioni ancora più vaste, perché quello che dovrebbe essere il corridoio umanitario tra la Turchia e Kobane, per l'assistenza delle centinaia di profughi e per il pronto soccorso ai curdi, è presidiato costantemente dai carri armati turchi, che chiudono entrambe le vie.

In questi mesi le immagini delle guerrigliere curde delle Regioni Autonome Democratiche del Rojava sono diventate il simbolo della lotta per la libertà, la democrazia e per la sopravvivenza stessa di un intero popolo. Una lotta che, nel contesto mediorientale, rappresenta l’unica alternativa vera al fondamentalismo islamico, agli interessi delle potenze mondiali ed agli intrecci tra questi due fattori.

In tutta la Turchia ed in tutta Europa ci sono state proteste: in Turchia gli scontri tra la polizia e i manifestanti hanno portato a 31 morti. Contemporaneamente simpatizzanti curdi hanno occupato il parlamento europeo, manifestato in tanti aeroporti e riempito le piazze per dare voce al grido di Kobane, che è di disperazione, ma anche di rabbia degna.

Per questa ragione dobbiamo raccogliere ovunque la sfida lanciata da Kobane. Dobbiamo farlo perché nel coraggio di quelle donne e quegli uomini c’è il portato di tante battaglie che, come attivist* e come movimenti, abbiamo fatto in questi anni e stiamo continuando a fare.

Qui a Bologna abbiamo deciso di raccogliere con forza e con decisione questa sfida. Lo abbiamo fatto partecipando al sanzionamento del consolato turco a Venezia l'8 Ottobre e lanciamo, per venerdì 10 ottobre, una giornata di iniziative diffuse in varie città. 

Se Kobane diventa la lotta di tutt*, saranno queste mobilitazioni ad aprire quel canale umanitario che permetterà ai curdi di avere munizioni, rinforzi, medicine e aiuti per ricacciare l'IS.

Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare al presidio che si terrà oggi, venerdì 10 ottobre alle ore 17.00 in Piazza Nettuno.

Per non essere solo solidali, ma complici di un nuovo sogno possibile.

CsTpo - Làbas Occupato