Pisa - Un condannato nominato assessore alla cultura. Vogliamo le dimissioni!

Cresce la mobilitazione di associazioni, collettivi, centri sociali, partiti e singole persone per richiedere le dimissioni di Andrea Buscemi dall'assessorato alla cultura, colpevole di stalking. Più di 31.000 le firme raccolte dalla petizione

13 / 7 / 2018

Negli scorsi giorni una petizione lanciata da Elisabetta Vanni e subito sostenuta con forza dalla Casa della Donna di Pisa è stata fatta circolare per il web per ottenere le dimissioni di Andrea Buscemi, neo-assessore alla Cultura della città della Torre nella nuova giunta a guida leghista. Buscemi, attore conosciuto per le sue parti nelle serie tv nazionali e come conduttore televisivo sul pisano, è stato posto a capo del settore culturale dopo un periodo da presidente del teatro di Cascina, prima città ad essere stata governata dal Carroccio. Ma ben al di là del colore politico sotto cui milita e delle sue dubbie competenze in materia culturale, Buscemi è stato condannato nel maggio 2017 dalla Corte d'Appello di Firenze per stalking ai danni della sua ex compagna; una condanna che prevede solo il risarcimento pecuniario, e non la colpevolezza penale, in quanto i fatti risalgono ad un periodo nel quale il reato di stalking non era ancora previsto dalla legge e perché i tempi della giustizia sono arrivati alla prescrizione prima della sentenza definitiva. 

Martedì 10 luglio si è svolta alla Casa della Donna un'assemblea dove più di 150 persone hanno discusso su come portare avanti la mobilitazione. Tantissime donne e tantissimi uomini hanno sostenuto che sulla violenza di genere non è possibile negoziare, lanciando di conseguenza un presidio per martedì 17 in occasione del primo insediamento del nuovo Consiglio comunale. In quell'occasione l'obiettivo sarà interpellare il sindaco Michele Conti, rimasto silente durante tutto questo tempo così come la Lega, consegnandogli le 31.000 firme e più raccolte dalla petizione. Nel frattempo, un social e mail bombing è stato lanciato per intasare la bacheca FB e la casella postale del sindaco. 

Ultimo aggiornamento: Andrea Buscemi non cede e continua a ricoprire il suo ruolo, annunciando il ricorso in Cassazione contro la pena pecuniaria. Come dichiarato sui social dalla Casa della Donna, il contenuto della sentenza contro Buscemi non può essere oggetto di ricorso: il fatto sussistente dello stalking è stato riconosciuto dai giudici e il verdetto è definitivo.

Di seguito il testo della petizione:

Siamo indignate/i dalla scelta di Andrea Buscemi come assessore alla cultura. 

Pisa non se lo merita!

Il suddetto è stato riconosciuto colpevole del reato di stalking secondo la sentenza della Corte d’appello di Firenze emessa in data 30 maggio 2017, che “lo condanna al risarcimento dei danni a favore della parte civile”, oltre a “rifondere alla parte civile le spese di difesa”, cioè tutte le spese del primo processo e di quello d'appello.

Nella sentenza sono descritti i fatti che hanno portato il giudice alla condanna: violenze fisiche, pedinamenti, continue telefonate, ricatti, pressioni, minacce e violenze fisiche alle vittime (sono più di una) e ai testimoni. L’abbondanza delle prove testimoniali e documentali rendono conto delle gravi violenze agite verso le sue ex compagne, protratte per oltre 15 anni, e rilevano chiaramente la condotta aggressiva e manipolatrice del soggetto.

A carico del politico sono state emesse anche misure cautelari di divieto di avvicinamento a due testimoni. Nella sentenza d'appello, infatti, è riportato testualmente: "l'istruttoria dibattimentale ha fatto emergere reiterati atti persecutori messi in atto dall'imputato" e ancora “l’imputato nel corso del procedimento penale si è reso responsabile di condotte di minaccia ai danni di due testi per indurle a non testimoniare, a seguito delle quali il giudice per le indagini preliminari ha emesso un divieto di avvicinamento alle predette testi in relazione ai reati di cui agli articoli 377 e 610 del codice penale”.

Il primo cittadino della nostra città non può in nessun modo ignorare questi comportamenti riguardanti un candidato della sua lista, così come sono ampiamente descritti negli atti giudiziari.

Se lo fa, viene meno la sua credibilità. Se lo fa, ammette un uomo maltrattante ad un ruolo istituzionale, e con questo gesto legittima la violenza stessa a livello istituzionale. 

Pisa è una città dalle profonde tradizioni culturali e con una visibilità di respiro internazionale. Noi vogliamo che i politici rispecchino le qualità etiche dei cittadini che rappresentano e che possano valorizzare le risorse culturali del nostro territorio.  

Firmando questa petizione - e diffondendola il più possibile - vogliamo far sentire forte la nostra voce al Sindaco di Pisa, Michele Conti, affinché Andrea Buscemi non sieda in consiglio comunale e non ricopra nessuna carica pubblica perché la sua condanna influenzerebbe negativamente l'immagine della città e di tutte le cittadine e i cittadini di Pisa.