Presidio di insegnanti e studenti contro la riforma Dalmaso

Più di duecento insegnanti autoconvocati. Dure critiche alla CGIL.

11 / 12 / 2009

Più di duecento insegnanti della Rete degli insegnanti trentini e di Equilibrio Precario nel pomeriggio di venerdì 11 hanno deciso di autoconvocarsi sotto il palazzo della Provincia per protestate contro la riforma della scuola Dalmaso, rinominata Gelmaso, e nel contempo per criticare fortemente la scelta della CGIL scuola trentina che invece di aderire alle mobilitazioni promosse dagli studenti ha preferito andare in gita a Roma.

Gli studenti dei collettivi, protagonisti della manifestazione di giovedì scorso, hanno aderito al presidio con uno striscione che colpiva duramente la CGIL colpevole di non fare nulla contro la riforma trentina dell'assessore del PD e ben vista da quasi tutto il centro-sinistra.

Questo il volantino distribuito nel quale gli studenti rilanciano per gennaio la riforma della scuola dal basso.

CGIL, MA 'NDO VAI? CHE LA DALMASO QUI CE L'HAI...

La CGIL del Trentino ha aderito ad una manifestazione nazionale contro la riforma Gelmini, invitando gli insegnanti a percorrere oltre 600 chilometri per protestare nella capitale, tra il Colosseo e il Circo Massimo, fin sotto il cupolone.

Ma che senso ha una “vacanza romana” quando, nella nostra (t)ridente provincia, l'assessora Mariastella Dalmaso propone una riforma addirittura peggiore della sua collega Gelmini?

Non avrebbe avuto forse più senso una mobilitazione dei sindacati per le strade della nostra città in difesa della scuola trentina? Non sarebbe stato più opportuno ascoltare le voci di dissenso e preoccupazione espresse anche da  molti insegnanti, tra cui tanti iscritti proprio alla CGIL?

Ma non ci meravigliamo che chi si arroga il diritto di rappresentarci – non solo i sindacati ma anche la Consulta degli studenti – siano più occupati a difendere se stessi che la nostra scuola.

Crediamo sia necessario partire dal basso, autoconvocarci e proporre noi una riforma della scuola, pensata, discussa e condivisa da insegnanti, personale ATA, studenti e genitori.

Non possiamo permetterci di perdere tempo, uniamo le forze tra noi studenti e tutte le componenti dell'istruzione, e nei primi giorni utili di gennaio convochiamo gli stati generali della scuola. Perchè decidere tocca a noi...

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