Flash mob al Ministero dell'Economia

Rapina al ministro Tremonti: il vostro bunga-bunga non lo pagheremo noi!

4 / 11 / 2010

Questa mattina un centinaio di studenti delle facoltà ribelli della Sapienza (www.uniriot.org) hanno protestato davanti al Ministero dell'Economia contro le politiche del governo sull'università, alla luce dei gravissimi tagli presenti in finanziaria che ridurranno i fondi per le borse di studio del 90 per cento, oltre al persistere o meglio all'aggaravarsi dei tagli sul FFO che, come dichiarato dallo stesso ministro Gelmini, porteranno alla chiusura diversi atenei e al collasso finanziario tutti gli altri. Se il bunga bunga rappresenta la punta più avanzata delle politiche del governo, stiamo freschi!

Infatti le politiche del governo si distinguono per l'attacco senza precedenti nei confronti  del mondo della formazione e in generale del sistema welfaristico in questo paese: opporsi al Ddl Gelmini e ai tagli di Tremonti vuol dire oggi costruire l'opposizione al modello Marchionne in fabbrica, ai licenziamenti di massa nelle scuole, alla precarietà della vita e del lavoro, per una vita dignitosa da costruire tutti uniti contro la crisi.

Per questo oggi gli studenti di Anomalia Sapienza-Uniriot Roma hanno inscenato un flash mob comunicativo davanti al Ministero, indossando le maschere dei ministri di questo governo, per assistere alla distribuzione dei fondi della finanziaria, e con una finta rapina, infine, riappropriarsene. Quei fondi che il ministro Tremonti si rifiuta di stanziare, quelli necessari per un reddito garantito per studenti e precari, quelli per il rifinanziamento delle scuole e dell'università, quelli per garantire mobilità, accesso alla cultura, servizio sanitario a tutte e tutti.

Gli studenti della Sapienza saranno in piazza assieme agli studenti medi e ai ricercatori il 17 novembre e si opporranno con forza nei giorni successivi allo smatellamento dell'università e delle ricerca: questa finanziaria non fa altro che colpire chi già vive condizioni di vita insopportabili, riprendersi il futuro vuol dire immaginare un paese diverso, dove essere giovani non vuol dire precarietà e assenza di prospettive.

Mentre gli studenti tornavano alla Sapienza passando per la stazione Termini, con lo stereo e "Bunga Bunga" di Elio e le storie tese come colonna sonora, hanno volantinato ed esposto cartelli nell'atrio della stazione Termini, tra gli applausi e la curiosità dei presenti: ad un certo punto, all'uscita dalla stazione, alcuni carabinieri e poliziotti hanno inseguito, strattonando, spintonando e minacciando gli studenti che pacificamente volantinvano, identificandone quattro.

Non si può che ritenere estremamente grave e folle l'atteggiamento delle forze dell'ordine. Per fortuna molti presenti che attendevano il treno, indignati per la scena di furia incontrollata delle forze dell'ordine, sono intervenuti chiedendo loro a gran voce di fermarsi, dato che gli studenti stavano legittimamente comunicando e volantinando in maniera assolutamente pacifica.

Dopo le identificazioni gli studenti sono poi tornati alla Sapienza per rilanciare la mobilitazione del 17 novembre contro i tagli e il ddl Gelmini.

ANOMALIA SAPIENZA-UNIRIOT ROMA

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Altre foto da Eidon Press

Roma 4.11 - Flash mob al Ministero dell'Economia