Reggio E. - Attacco razzista al Laboratorio Aq16

Nella notte i soliti ignoti hanno tagliato uno striscione di solidarietà con i profughi in arrivo a Lampedusa: il comunicato del Laboratorio Aq16

31 / 3 / 2011

No alla guerra, si all’accoglienza!
Durante questa notte uno striscione con scritto “No alla guerra Si all’accoglienza”, che era esposto lungo la rete del cortile del Centro sociale, è stato tagliato “chirurgicamente” in modo da lasciare solo la scritta: “Guerra all’accoglienza”  .
Ci sembra importante segnalare questo episodio, non in quanto attacco verso di noi, che sarebbe abbastanza ridicolo, ma perché con questo gesto, mani ignote, hanno voluto veicolare un messaggio che non dovrebbe avere legittimità in città. Questo gesto avviene proprio nei giorni in cui si discute della possibilità che alcuni di rinchiusi di Lampedusa possano essere trasferiti in città. Questa potrebbe essere l’occasione perché Reggio Emilia dimostri ancora una volta la sua natura di città solidale e accogliente in cui tutti, forze politiche, movimenti, associazioni e singoli cittadini diano il proprio contributo per dare dignità a vite che l’attuale sistema vuole relegare a invisibili o al più indesiderabili all’interno della fortezza Europa.
Riteniamo indegno, che nel 2011 ci siano forze politiche che vogliono far passare per nemico il migrante, che si trasformi una bellissima isola in un lager a cielo aperto in cui tenere rinchiusi e controllati sia i migranti che gli stessi  abitanti. Frasi come “guerra all’accoglienza” sono figlie di questo modo di fare politica e di gestire questa crisi. Ciò che sta succedendo a Lampedusa è una vergogna tutta italiana e ci sono gravissime responsabilità governative, sia nel merito della situazione sull’isola, sia riguardo al ruolo di questa emergenza nel desolante panorama politico attuale.
Tutti gli sbarcati dal Nord Africa sono profughi. Non accettiamo la distinzione leghista tra chi viene definito “profugo” e chi viene definito “irregolare”, chi fugge dalla crisi, da regimi dittatoriali o semplicemente sceglie di vivere in un paese diverso dal quale è nato ha diritto all’accoglienza e a una vita degna,e noi abbiamo il dovere di accoglierli e sostenere la scelta che li ha portati a migrare, a cominciare proprio dalle parole…. Welcome, benvenuti!

Laboratorio AQ 16