Reggio Emilia - "Prendiamo parola per una nuova stagione di lotte!"

Comunicato del Laboratorio Aq16 per l'iniziativa pubblica di sabato 26 Maggio davanti alla Prefettura

24 / 5 / 2012

Ogni settimana che passa tutto ciò che si configura attorno alle nostre vite diventa sempre più chiaro. La crisi, dell’eurozona in particolare diventa sempre più pesante. L’economia non è in grado di risollevarsi, il modello economico capitalista segna ormai il passo e così come si sta ristrutturando non ha possibilità di ripresa, le ricette d’austerity imposte alle popolazioni dai governi statali non fanno che acuire e prolungare l’agonia di tale modello e allo stesso tempo impoveriscono le condizioni di vita di milioni di persone. Il modello sociale stenta a reggere e questo si denota dai cambiamenti che nell’ultimo anno si sono dipanati in Europa, con l’affermazione(in particolare nel nord e nell’est) di formazioni e ideali di destra che incarnano un sentimento antieuropeista e nazionalista di difesa dei confini nazionali, non tanto dalle invasioni barbariche della finanza internazionale, ma dalle cicliche migrazioni di quanti varcano confini alla ricerca di vite migliori. Tutto questo mentre nei territori, il capitalismo nella sua evoluzione neoliberista continua ad uccidere. In Italia dall’inizio dell’anno si contano più di trenta suicidi dovuti alla crisi, e la conta purtroppo non è destinata ad esaurirsi a breve. Al contempo assistiamo alla costruzione di un vero e proprio programma politico dettato dalle istituzioni finanziarie alle democrazie occidentali. Questa crisi viene agita dai poteri forti della finanza per imporre propri governi sotto l’egida di governi tecnici attraverso l’arma del ricatto, sotto forma di aiuti economici si cela l’accumulazione di debito da fare pagare alle popolazioni sotto forma di tassazione straordinaria e perdita costante di diritti(salari reddito e contrattazione collettiva su tutti). In questo quadro la situazione greca di oggi è l’esempio primario da comprendere e combattere.

Quest’ultimo weekend siamo stati a Francoforte, sede centrale della finanza europea per assediare la BCE e le istituzioni finanziarie responsabili della crisi e delle ricette d’austerity che pervadono le nostre vite, e lì abbiamo sperimentato le nuove politiche in materia di repressione del dissenso all’interno dell’Europa Unita. In queste giornate di “BLOCKUPY FRANKFURT” è stato letteralmente sospeso il diritto all’espressione del dissenso, è stato impedito preventivamente il diritto alla presa di parola collettiva da parte di movimenti e soggettività, è stata soppressa la possibilità ad esprimere pareri contrari al sistema attuale, la possibilità di parlare di un’altra Europa e di un modello di sviluppo economico, politico e sociale diverso, un modello che da tempo, e tra mille difficoltà, si sta articolando nei territori dalla Grecia  all’Italia, dalla Spagna a tutto il continente.

A tutto questo contrapponiamo i nostri corpi e le nostre idee, consci del fatto che solo una presa di posizione chiara e netta possa essere la via d’uscita al modello che vogliono imporre sulle nostre vite, che la mobilitazioni siano utili alla continuazione della ricerca e della costruzione di un modello diverso del vivere e del produrre, in sintonia con l’ambiente che ci ospita.

Rifiutiamo il debito  perché non è nostro, non lo abbiamo contratto noi e non vogliamo essere noi a pagare ciò che non ci è mai appartenuto. Non siamo disposti ad accettare supinamente i diktat e le regole imposte dalla finanza internazionale perché questo vorrebbe dire abdicare ai principi di libertà e autodeterminazione individuale e collettiva.

Vogliamo percorrere la via della costruzione di una coalizione sociale ampia e variegata che non si limiti a protestare ma che sia soggetto del cambiamento e attore principale di una nuova fase, protagonista delle e nelle lotte, che trasformi ogni appuntamento pubblico in momento costituente per superare e chiudere definitivamente con la stagione del capitalismo.

Sabato 26 maggio ci ritroveremo in piazza per approfondire questi temi, per parlare di ciò che contrastiamo ogni giorno e di ciò che vogliamo costruire, dai diritti fondamentali al lavoro, dalla libera circolazione dei corpi al diritto al dissenso, per non permettere ne che questo modello finito continui a mietere disastri ne che pensieri di destra e/o populisti abbiano agibilità e possibilità di proliferare indisturbati.

NON SAREMO PEDINE DEL LORO SPORCO GIOCO!

RISPEDIAMO AL MITTEN.TE DEBITO E AUSTERITY!

SABATO 26 MAGGIO H.16:00 CORSO GARIBALDI, DAVANTI ALLA PREFETTURA.

E alla sera presso Lab. Aq16 tutti e tutte alla  - **TRASH NIGHT//Benefit4Paz!**

Video Spot - Rispediamo al mittente debito e austerity!