Renzi assediato a Brescia: corteo, blocchi stradali, cariche di polizia e fronteggiamenti

La cronaca da Radio Onda d'Urto

3 / 11 / 2014

Renzi costretto, per paura delle contestazioni, ad entrare dall’ingresso merci sul retro della Palazzoli e poi a fuggire superscortato verso la tangenziale; il corteo antagonista per due volte bloccato dalle manganellate di carabinieri e celerini che però non si è scomposto ed ha cercato con determinazione di praticare l’obiettivo: assediare il presidente del consiglio e i dirigenti confindustriali per  ribadire l’opposizione sociale alle politiche di austerità e precarietà del suo governo e al suo piano casa che attacca le occupazioni abitative con i distacchi delle utenze e la negazione delle residenze. Questo è accaduto stamattina a Brescia dove si  è svolta l’assemblea dell’Aib, l’associazione industriale bresciana, che aveva invitato il presidente del consiglio nella azienda Palazzoli, una fabbrica dove vengono impedite le assemblee della FIOM.

Contro Renzi e le politiche del governo due erano gli appuntamenti lanciati in città: la Cgil, in particolare la Fiom, che aveva proclamato sciopero in alcune fabbriche, si erano dati appuntamento nel piazzale della Ori Martin da dove poi si sono spostati per un presidio statico e un’assemblea a qualche decina di metri dall’ingresso principale della   Palazzoli sulla omonima via. A loro si erano uniti altre realtà, Lista Tsipras, Sel, Prc, Pcl, Sinistra anticapitalista, Centro Sociale 28 maggio e Coordinamento Intersindacale.

Le realtà del movimento antagonista bresciano, in particolare Magazzino47, Ksl e Diritti per tutti, avevano lanciato un proprio appuntamento per le 9 alla fermata della metropolitana “Casazza”. Da lì, è partito un corteo, inizialmente di circa 250 persone, con tanti sfrattati, occupanti e molti studenti medi oltre ad attivisti del Magazzino. La manifestazione antagonista ha deviato dal percorso previsto ed ha puntato alla tangenziale per andare a ostacolare l’arrivo di Renzi e delle altre autorità dalla porta di servizio della fabbrica. A pochi metri dalla Palazzoli ci sono stati duri scontri con le forze dell’ordine, con il corteo a mani nude a resistere alle manganellate, manganellate che hanno raggiunto oltre a teste e corpi dei manifestanti anche la telecamera e la operatrice di Ctv, la televisione di movimento di Brescia, “casualmente” colpite tra decine di media mainstream presenti e non sfiorati dalle forze dell’ordine. Il corteo è poi ripartito, subendo un altra carica tra i caseggiati popolari di San Bartolomeo.

Il corteo a quel punto, considerata l’impossibilità di sfondare i cordoni di celerini e carabinieri in assetto antisommossa, è tornato su via Palazzoli ed ha spiegato ai manifestanti del presidio della CGIL e dei metalmeccanici cosa fosse successo. Alla ripartenza della manifestazione verso Via oberdan anche alcune decine di operai Fiom  e attivisti delle realtà politiche lì presenti hanno deciso di aggregarsi al corteo antagonista andato ad occupare prima via Oberdan, centrale direttrice del traffico cittadino, per poi ridiscendere verso il centro storico speakerando a lungo e rilanciando l’appuntamento di venerdì 14 novembre, giorno dello sciopero sociale. Alla fine la mattinata di lotta si è chiusa in piazza Loggia dopo 3 ore di corteo selvaggio per le strade della città.

LA DIRETTA DELLA GIORNATA:

Ore 12.45: Il corteo è giunto in piazza Loggia. Gli interventi  tracciano un bilancio della giornata erilanciano verso lo sciopero sociale del prossimo 14 novembre. Per ulteriori analisi e commenti vi rimandiamo allo spazio approfondimenti in onda dalle 17.30 sulle nostre frequenze, con la conferenza stampa indetta dalle realtà di movimento . Un bilancio a caldo della giornata da Umberto della redazione e dell’associazione Diritti per tutti.

Ore 12.35: Il corteo è giunto in piazza Duomo.

Ore 12.15: La manifestazione si dirige verso piazza Loggia. Rosangela della redazione ci aggiorna dal corteo e ci offre la valutazione a caldo della giornata di Flavio, compagno del CS Magazzino47.

Ore 12: il corteo antagonista è giunto alla rotonda di via Veneto e si dirige verso il centro della città. Dopo la notizia della fuga di Renzi la decisione è quella di prosdeguire con un corteo selvaggio verso il centro. Il collegamento con Umberto della redazione.

Ore 11.50: Renzi è fuggito dalla Palazzoli: compagni e compagne ci hanno chiamato e lo hanno avvistato di gran lena sulla strada che conduce verso la Val Trompia (in direzione opposta al suo prossimo appuntamento nel bresciano ,a Rezzato). Ha preso la tangenziale che da Concesio porta verso il lago d’Iseo, e scortato da diverse automobili con tutta probabilità ha poi ripreso la tangenziale sud deviando il percorso di diversi km per evitare le contestazioni e i blocchi in città. Ascolta o scarica la telefonata giunta in radio di un ascoltatore che ci racconta la fuga di Renzi dalla Palazzoli. 

 Ore 11.40: Il corteo si dirige verso via Franchi. Si susseguono gli interventi dalla testa del corteo. Vi proponiamo quello di Roberto Saleri, dei NoTav Brescia, presente in manifestazione.

Ore 11.30: Durante il blocco stradale tra via Oberdan e via S. Bartolomeo ci sono stati momenti di tensione. La polizia ha bloccato la strada con diverse camionette e agenti, rendendo impossibile il passaggio. Umberto della redazione ci descrive quanto accade.

Ore 11.20: Bloccata via Oberdan, arteria che porta verso la tangenziale. Rosangela della redazione raccoglie testimonianze tra i manifestanti. Tra di loro diversi lavoratori e lavoratrici che hanno lasciato il presidio davanti alla Palazzoli promosso dalla Cgil/fiom per unirsi al corteo antagonista. Ve le proponiamo.

Ore 11.10: Il corteo è ripartito. Sono almeno 400 i manifestanti che si dirigono verso la tangenziale ovest per tentare di bloccare l’uscira di Renzi che è ancora all’interno della Palazzoli.

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Ore 10.50: Diversi lavoratori e lavoratrici hanno accolto l’invito e un corteo, con presenza almeno raddoppiata rispetto alla precedente, è ripartito dall’ingresso della Palazzoli con l’obbiettivo di raggiungere la tangenziale e bloccare l’uscita del Presidente del Consiglio. Ci spiega tutto nella corrispondenza Rosangela della redazione che intervista anche dei lavoratori e delle lavoratrici.

Ore 10.45: Il corteo antagonista torna davanti all’ingresso (dal quale Renzi non è entrato e non uscirà dato che utilizzerà una uscita sul retro aperta per l’occasione) per invitare gli operai a unirsi loro per cercare di bloccare realmente l’uscita del Presidente del Consiglio dalla fabbrica.

Ore 10.40: Il corteo antagonista invita a tornare verso il presidio Fiom/Cgil per unire tutti i manifestanti e andare a bloccare l’uscita di Renzi e dell’autorità dalla Palazzoli. Ci descrive quanto accade Francesco della redazione, che ci racconta anche di un danneggiamento della polizia e carabinieri di una telecamera di CTV, la televisione di strada di Brescia, che stava riprendendo i fronteggiamenti di polizia.

foto corteo antagonista

Ore 10.30: La manifestazione indetta dalla  Fiom e altre categorie Cgil (Fp, lavoratori conoscenza…) rimane davanti alla Palazzoli e non segue il corteo antagonista. 

Ore 10.27: Altro fronteggiamento tra forze di polizia e corteo antagonista. La corrispondenza di Umberto della redazione.

Ore 10.25: Il corteo antagonista si dirige verso il centro del quartiere di San Bartolomeo e vuole bloccare la tangenziale per ostacolare l’uscita di Renzi. La polizia però per impedirlo manganella e carica. La manifestazione resiste e non indietreggia

Ore 10.20: Il corteo antagonista riparte. Obbiettivo: ostacolare l’uscita di Renzi e delle autorità.

Ore 10.10: la situazione torna alla normalità dopo che è stato rafforzato il blocco di polizia.

Ore 10: Giunto nei pressi della Palazzoli il corteo antagonista tenta di aggirare la polizia per bloccare la tangenziale Ovest ed ostacolare l’uscita di Renzi. La forze di polizia caricano e manganellano, ma la testa  resiste.

Ore 9.50: Il corteo partito dalla metro Casazza ha deviato  dal percorso.

Ore 9.40: Giunto al blocco di polizia all’incrocio Via del Gallo-via Palazzoli il corteo partito dalla Ori Martin. Qui si tiene una assemblea. Gli interventidalla piazza nella registrazione di Rosangela della redazione.

Ore 9.30: Partito anche il corteo promosso da CSA magazzino47, KSL e associazione Dirittti per Tutti  dalla fermata metro Casazza. 

Ore 9.10: Il corteo è  partito dalla zona Ori Martin ed è diretto all’ingresso principale della Palazzoli dovela Cgil ha indetto una assemblea. 

Ore 8.45: Svelato il trucco: le autorità e gli ospiti più importanti sono stati dirottati ad una entrata secondaria, posta sul retro della Palazzoli, dalla quale acceodno direttamente dalla Tangenziale Nord. Una strada chiusa fino a ieri ma aperta e utilizzata per evitare le contestazioni.

Ore 8.30: il collegamento con il piazzale delle Ori Martin, dove Rosangela ci descrive la situazione e intervista gli operai e le operaie che stanno giungendo al concentramento.

Ore 8.15: Completamente militarizzata la zona, con una sorta di zona rossa attorno alla Palazzoli, disposta dalle forze dell’ordine , presenti in gran numero.