Rimini - 1° Memorial Mame Thierno Fall

In tante e tanti per dire nessuno senza casa, diritti, dignità. Mai più!

26 / 1 / 2015

Mame Thierno vive!” sono queste le ultime parole che hanno chiuso una giornata ricca di dignità, relazioni, scambio ma anche importante segnale per la città poiché ha espresso, in particolare nell'assemblea pomeridiana sui temi del diritto all'abitare e delle povertà, la voglia da parte delle soggettività migranti ed autoctone sulle quali ricadono i costi maggiori di questa crisi di autorganizzarsi affermando un proprio protagonismo e una propria visibilità nella città.

Un esito non scontato soprattutto a partire dal tentativo della questura – che ha negato dapprima il percorso all'interno delle mura cittadine senza alcuna motivazione e poi militarizzato la stazione Fs con blindati e digos - di ghettizzare i tanti e le tante che questa mattina hanno risposto all'invito di non dimenticare le persone decedute a Rimini nel corso del 2014 a causa della loro condizione di indigenza e marginalità con una cerimonia Baye-Fall.

Nel pomeriggio, una cinquantina di persone si sono trovate in assemblea e, a partire dalle proprie biografie, hanno da un lato ripreso i contorni di un disegno, quello dell'emergenza abitativa, che interessa in modo drammatico la popolazione riminese (1800 persone inserite in graduatoria Acer; 15.000 alloggi sfitti; 1621 sfratti da gennaio a novembre 2014), dall'altro narrato della condizione di povertà individuale come elemento da cui produrre riscatto sociale, unione, forza collettiva: “da solo mi sono solo ammalato, è insieme che si possono cambiare le cose” ha commentato Alfonso, sfrattato e sotto cure chemioterapiche al quale l'amministrazione comunale ha fornito come soluzione l'albergo sociale per alcuni mesi.

Tante le proposte emerse e chiaro il percorso che si vuole portare avanti su questi temi che deve sapersi sviluppare su più livelli mediante un lavoro sinergico nelle strade ma anche all'interno delle istituzioni. Chiediamo ad esempio che i 700.000 euro che il Comune di Rimini ha ottenuto da Roma e che l'assessore Lisi vorrebbe investire nella realizzazione di una fantomatica “Agenzia sociale per la locazione” vengano invece impiegati per saldare il mancato pagamento degli affitti arretrati nei casi di morosità incolpevole. Crediamo poi che in una città nella quale ci sono quasi 2.000 persone che attendono in alcuni casi da oltre un decennio un alloggio ERP e quasi altre 1000 senza fissa dimora, il patrimonio immobiliare sfitto che tocca le 15.000 unità vada assolutamente aggredito, requisendo, riutilizzando e riqualificando queste strutture: la proprietà privata si può usare, non abusare; tenere volontariamente le casa sfitte per vent'anni è un abuso, non un uso, in particolare se pensiamo che la maggior parte di questi spazi versano in uno stato di degrado ed incuria condannato anche dall'art.41 della Costituzione.

Nelle prossime settimane lavoreremo pertanto alla costruzione di nuovi momenti pubblici di discussione e scambio che possano portare sia alla creazione di un esposto da presentare al Sindaco per individuare le responsabilità circa la morte di Mame Thierno e degli altri homeless deceduti a Rimini nel corso del 2014 sia alla presentazione di un O.d.G in consiglio comunale e parallelamente all'approvazione da parte dell'amministrazione comunale di una targa da apporre all'esterno dell'Ufficio IAT, nel punto in cui è morto Mame Thierno, in ricordo di chi come lui è deceduto a causa della povertà, del freddo e dell'indifferenza.

Siamo persi solo se abbiamo paura!
Mai più nessuno senza casa, senza diritti e dignità!

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