Tratto dal blog dell'Ass.Rumori sinistri

Rimini - 9.800 euro. E' questo il prezzo della dignità

Aggiornamento dalla vertenza dei lavoratori/trici dell'hotel Le Conchiglie di Riccione.

24 / 9 / 2012

Di ritorno da una nuova giornata di appoggio e sostegno ai lavoratori dell'hotel Le Conchiglie di Riccione in vertenza da sabato scorso - l'ennesima passata sui marciapiedi del lungomare davanti ad un hotel - ci poniamo delle semplici domande, considerando comunque il risultato positivo che con poche forze e in pochi giorni ha pungolato e attivato sindaco, partiti, sindacato e aziende schiaviste.
L'immagine che sia quella di una città turistica, così come di un hotel dai grandi lustrini ma in decadenza è qualcosa di importante per chi deve vendere e immettere sul mercato un prodotto.
Il turismo made in Romagna altro non è che l'applicazione spinta dell’impostazione post-fordista del consumo e della produzione a questo specifico settore economico. Siamo competitivi perché qui il tutto incluso, pensione, pranzi, cene, spiaggia, ombrellone, palestra, piscina, si regge grazie al lavoro gravemente sfruttato di migliaia di lavoratori e lavoratrici sotto ricatto.
È infatti la povertà - quella prodotta dall'Unione Europea, un'unione su carta se l'unica politica condivisa è quella a favore della finanza e non certo dei diritti o della parità di salario - che spinge centinaia di lavoratori romeni ad accettare queste condizioni di lavoro (84 ore settimanali, senza giorno libero, per 2 euro all'ora). Ed è la stessa povertà che spinge questi lavoratori a mettere in campo azioni conflittuali come il blocco della produzione o lo sciopero solo di fronte all'insolvenza del salario, dopo mesi di angherie subite e a ridosso della chiusura della struttura alberghiera.
Questo ci ha ricordato tanto come le lotte di questi lavoratori siano vicine a quelle dell'Alcoa e sempre meno a quelle di Taranto. Ci troviamo cioè difronte ad una lotta di classe che difende l'elemosina e “legittima” pur riconoscendo lo sfruttamento: 700 euro al mese per 84 ore di lavoro settimanali (sono 9.800 euro il totale dei versamenti retributivi mancati). Di chi è la responsabilità?! È forse colpa dei lavoratori romeni i quali comunque seppur in modo elementare e ritardatario hanno provato ad autorganizzarsi, oppure le responsabilità vanno trovate altrove?! Le autorità locali in primis quelle politiche hanno la volontà di combattere l'illegalità dilagante che aggrava le condizioni del lavoro gravemente sfruttato? Gli alberghi come questi non sono forse una vergogna per la Romagna, e degni di essere chiusi non solo dagli enti preposti ma anche dall'indignazione dei cittadini??

In questa vicenda ci sono troppi assenti e tante responsabilità.

Detto questo oggi, dopo due giorni di pressing, finalmente il Sindaco di Riccione si è degnato di metterci la faccia. Anche lui l'ha fatto non in difesa della tanto patrocinata legalità cara al Pd o della difesa del Ccnl del turismo (di questo ha detto il Sindaco si deve occupare SOLO l'ispettorato del lavoro), ma per l'immagine sua e della sua città.
Il Sindaco e il direttore dell'hotel hanno così garantito a quei lavoratori che nei prossimi giorni sarà loro versata quell'elemosina di 700 euro che per noi non può essere una salario ma solo un furto. Così come, sempre il Sindaco e il direttore, hanno promesso che quei lavoratori e quelle lavoratrici potranno rimanere nella struttura alberghiera (chiusa oggi alle ore 18) almeno fino al versamento degli stipendi mancanti.
I risultati raggiunti erano gli obiettivi della protesta che si erano dati questi lavoratori e queste lavoratrici, noi non possiamo che rispettarli ed essere felici per loro anche se amareggiati per il contesto politico e generale che ha legittimato il furto e lo sfruttamento lavorativo. Rimarremo a vigilare perché quanto promesso divenga realtà, così come continueremo ad impegnarci perché episodi e privazioni simili non accadano più, perchè l'istinto travolga davvero la prudenza, lo sfruttamento e l'illegalità per amore di giustizia.
Ass. Rumori sinistri - Rimini

Commenti dal presidio dei lavoratori stagionali -i lunedì 24 settembre

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