In questi giorni tante persone sono passate a trovarci a CASA MADIBA! Qualcuno scrive e ci fa piacere condividerne i messaggi e i commenti che danno il segno di qualcosa di nuovo che si muove a partire dalla liberazione di questo spazio, un vero e proprio bene comune da difendere.
Da Leonardo Montecchi: Arrivo che e' buio, fa buio presto in dicembre, cerco la casa in via Dario Campana a Rimini, vedo uno striscione. E' li, parcheggio la macchina e mi avvicino allo stabile occupato. Entro in un cortile, c'è una persona che conosco:.ehi! Leonardo ! Chiedo se c'è qualcuno, mi dice di si, saliamo la scala di ferro, ci sono altri striscioni. C'è una porta chiusa, bussa - siamo *** e Leonardo - la porta si apre, entriamo, e' buio, c' e' qualcuno che armeggia per collegare dei fili, andiamo avanti, solleviamo una tenda ed entriamo in una stanza, c'è luce, da un generatore, qualcuno armeggia con un personal computer, un altro lavora sul muro in cui e' scritto !casa madiba", la scritta e' tracciata con il carboncino, le altre lettere sono arancioni, la C e la M e' istoriata in stile africano, qualcuno sta studiando sui libri. Chiedo: che studi?. "Studio Leopardi perché domani mi interrogano", entra uno dei ragazzi migranti senza casa me lo presentano, lui non voleva andare a scuola oggi, deve fare la terza media, per rimanere a difendere Casa Madiba, ma poi c'è andato perchè gli hanno detto che le cose devono continuare, che la scuola è importante. Mi spiegano che c'è stato un incontro con il vicesindaco, i locali sono del Comune e se i sarà lo sgombero dovrà essere ordinato dal Sindaco. Mi parlano della necessita dell'accoglienza degna, delle case che mancano, di un laboratorio antirazzista. Assisto ad una assemblea tramite internet con interventi da altre regioni, con iniziative e considerazioni. Guardo il muro con la scritta e mi ricordo della siepe dell'infinito "che da tanta parte del mondo il guardo esclude". Ma da qui si può immaginare tutto. Interminati spazi e sovrumani silenzi e profondissima quiete. Non vi nego che "naufragar m'e' dolce in questo mare"
Da Sergio Valentini: Beh... facebook a fine anno ha quell'applicazione che ti riassume un anno in pochi post... chissà con quale criterio il quale li sceglie... ma devo dire che ci ha preso, e specialmente con questa citazione che regalo a Casa Madiba. “Se noi ombre vi abbiamo irritato non prendetela a male, ma pensate di aver dormito, e che questa sia una visione della fantasia…noi altro non v’offrimmo che un sogno”. William Shakespeare - Sogno di una notte di mezza estate
Sto pensando che da quattro giorni i compagni del PAZ hanno liberato insieme a diversi migranti
una casa di proprietà del comune di Rimini. Questa casa è stata occupata
per dare ricovero a dei fratelli migranti senza neanche gli occhi per
piangere, il Comune ha già fatto sapere che sgombererà la casa, perchè
non si tollerano comportamenti del genere e i manovratori del vapore
non devono essere disturbati. La sinistra - se ancora esiste un luogo che
noi identifichiamo come sinistra - dove gli esseri umani sono
esseri umani e non cagnetti a cui dare da mangiare, ecco la sinistra cittadina si deve schierare
a difesa di questa iniziativa, la casa occupata e non'è un caso si
chiama casa Mandiba, fa riferimento al grande purtroppo scomparso Nelson
Mandela.Io mi auguro parafrasando Moretti che la gente che ha a cuore
questa inniziativa faccia qualcosa di sinistra aiutando questi ragazzi e
sostenendoli. IN ALTO I CUORI.
Da Dino Di Pierro: