Rimini - Diritti violati e sfruttamento nel turismo: ora basta!

Sabato 12 e domenica 13 ottobre – Portici Piazza Cavour presso “La tenda dei diritti violati”

9 / 10 / 2013

>>Mostra permanente: “14 storie 1000 dignità calpestate” a cura di Melissa Cecchini/Rumori Sinistri (con la collaborazione di Vite in transito)

>>Proiezione video degli interventi e delle iniziative contro il Lavoro Gravemente Sfruttato nel turismo

>> Infopoint su lavoro e diritti


Gli appuntamenti

SABATO 12 OTTOBRE

>>alle ore 15.00
Conferenza stampa con gli avvocati Raffaele Pacifico, Paola Urbinati e i lavoratori stagionali sulle cause legali avviate e focus sui diritti violati dagli sfruttatori nel turismo

>>ore 17.00
Incontro: Lavoro Gravemente Sfruttato nel Turismo: quali effetti sulla salute?
ne parliamo con:
Leonardo Montecchi - Psichiatra e direttore Scuola Bleger Giacomo Pacassoni - medico del lavoro
Sandra Polini - Adl Cobas/Rumori sinistri

>>ore 19.00
Aperi/cena di autofinanziamento per colletta sociale che destineremo ai famigliari di Florentina (un ringraziamento a Bubana e Harissa - La Locanda di San Savino per il supporto)

>>ore 20.30
Cineforum: Proiezione di “Abissinia” a seguire dibattito

Abissinia è un film del 1993 diretto da Francesco Ranieri Martinotti. Fu presentato nella Settimana Internazionale della Critica del 46º Festival di Cannes.
Per le strade assolate e affollate di Riccione (il più grande turistificio d’Europa) procede un’automobile che ha sul tetto una bara proveniente dal locale più spento della città, l’obitorio. Dalla bara arriva la voce del protagonista, un lavoratore stagionale, che racconta l’avventura buia di solitudini, violenze, gelosia, delitto, truffa, che l’ha portato a morire.

DOMENICA 13 OTTOBRE

>>dalle ore 15.00
Laboratorio di writing “Art against slavery“ a cura di Burla2222 promosso da Collettivo Studenti Rimini

>>ore 17.00 Assemblea plenaria: Turismo, lavoro gravemente sfruttato e territorio. Come costruire coalizioni sociali e reti di scopo per abbattere lo sfruttamento capitalistico nel turismo e ripensare il sistema Rimini?
L'assemblea si pone alcuni interrogativi e scopi:
Quali strategie e reti di scopo sviluppare per aprire un nuovo ciclo di lotte con le lavoratrici e i lavoratori stagionali del turismo? Quali servizi e welfare dal basso possiamo promuovere per aiutare le lavoratrici stagionali nel percorso di emersione del lavoro gravemente sfruttato? Come costruire una mobilitazione territoriale a breve e con quali modalità? All'assemblea sono state invitate tutte le realtà sociali territoriali interessate.

PER NON DIMENTICARE FLORENTINA ED EVA

Promuove: Assemblea contro lo sfruttamento nel turismo


PERCHE' QUESTA DUE GIORNI:
Abbiamo pensato a questa due giorni dopo la notizia del ritrovamento del corpo di Florentina Ciobanu, lavoratrice stagionale rumena trovata con un coltello conficcato nel cuore il 19 settembre 2013 presso la Pensione Scilla dove lavorava. Ci siamo sentiti telefonicamente e visti nell'immediato ricordando insieme come questa vicenda chiamasse in causa un'altra storia, quella di Eva, altra lavoratrice stagionale rumena trovata agonizzante nell'albergo dove lavorava: era l'estate 2009. Da un punto di vista giuridico entrambi i casi, quello di Florentina e quello di Eva, sono stati derubricati a suicidio.
Ciò significa che anche dal punto di vista epidemiologico, dal 2009 al 2013, sono due le lavoratrici stagionali di nazionalità rumena che si sono tolte la vita nel loro luogo di lavoro e di vita: l'albergo.
Ciò significa che come nella Cina delle grandi fabbriche della Foxconn, il suicidio diventa un modo per far emergere il disagio, quello di chi subisce meccanismi totalizzanti nel luogo di lavoro. A ciò si aggiunge la totale assenza di dati rispetto alle tante donne lavoratrici rumene che si recano al Pronto Soccorso o alla guardia medica per malesseri generali quali svenimenti, emicranie, dolori articolari, nausea, vomito, insonnia. Spesso a queste donne sono rilasciati referti per “stress psicofisico” e come terapia oltre ai comuni antidolorifici sono prescritti ansiolitici e antidepressivi come lo Xanax.
Su questi temi, le ricerche sono scarsissime e il mondo medico non vi ha dedicato le energie necessarie. Da più di cinque anni raccogliamo e raccontiamo le loro storie di vita, i drammi famigliari e la povertà del contesto di provenienza, che sono l'elemento intorno al quale si costruisce maggiormente il ricatto delle agenzie d’intermediazione (tratta) e degli albergatori (Lavoro Gravemente Sfruttato).
I rapporti di classe negli alberghi riminesi sono imbarazzanti.
È la povertà che spinge ad accettare queste condizioni indegne e paragonabili alle grandi fabbriche cinesi.
E' sulla pelle di queste lavoratrici che lavorano in assenza di diritti, molto spesso vittime di tratta, che si sostiene l'economia turistica.
Le istituzioni locali nulla hanno fatto e stanno facendo in termini di servizi, welfare e supporto a queste lavoratrici che sono in transito nel territorio, non votano, non hanno cittadinanza alcuna.
Secondo noi le città non sono costituite solo di strade, supermarket e macchine; bensì vi sono cittadini, istituzioni, sindacati, giornali e associazioni, che si devono interrogare sulle cause che generano tali tragedie umane. La morte delle lavoratrici all’interno della propria azienda ci turba e ci angoscia, che esse siano iscrivibili a omicidio, femminicidio o suicidio. Per questo vogliamo aprire un dibattito per comprendere la natura di questi eventi, considerando che sia una pratica doverosa in una città culturalmente evoluta...
La nostra premura è quella di riuscire a sviluppare percorsi e progettualità con le realtà territoriali che vorranno perché da queste tragedie possa prodursi qualcosa di buono per queste donne e lavoratrici che producono ricchezza mettendo in gioco la loro vita e la loro salute, ma soprattutto perché Florentina e le tante Florentine che attraversano il nostro territorio non rimangano un'ombra così come è stato nel caso di Eva..

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