Rimini - Ottenuto blocco e rinvio sfratto per la famiglia di Yama. Vogliamo #UnaCasaPerTutti

14 / 1 / 2015

Questa mattina picchetto anti-sfratto organizzato dallo Sportello Casa dell'Associazione Diritti Lavoratori (ADL Cobas) presso l'abitazione della Sig.ra Yama, rivoltasi agli Sportelli informativi nelle scorse settimane, che è riuscito ad ottenere il blocco ed il rinvio dello sfratto al prossimo mese.

"Ribadiamo fermamente come situazioni di grave disagio abitativo come il caso in oggetto - afferma Federica Montebelli - referente Sportello Casa - che riguardano una fetta sempre più ampia della popolazione riminese, non possono più avere  nell'attuale fase di crisi come unici attori coinvolti i propretari degli appartamenti e gli affittuari, bensì è arrivato il momento che l'Amministrazione comunale inizi a farsi carico realmente di situazioni gravi e drammatiche come queste attuando soluzioni politiche concrete che non possono più passare per il pagamento dei Residence per alcuni mesi, spostando e rinviando così il problema ma non risolvendolo".

Dopo il blocco di questa mattina ADL Cobas ha richiesto un incontro urgente con i Responsabili dello Sportello Sociale e dell'Ufficio Casa del Comune di Rimini al fine di trovare soluzioni effettive e non provvisorie e/o emergenziali per questa famiglia.

Di seguito il comunicato diffuso durante il presidio:

Oggi, mercoledì 14 gennaio 2015, ci troviamo come Sportello Casa dell'Associazione Diritti Lavoratori all'esterno di questa abitazione per difendere lo sfratto della famiglia di Yama, composta dalla madre e da tre figli, di cui una minore.

La storia di Yama è la stessa di una fetta sempre più importante di cittadini riminesi che a causa della crisi e della mancanza di un reddito fisso per la perdita del lavoro si trovano poco a poco a non riuscire più a fronteggiare le spese per l'affitto, che a Rimini si attestano tra le più care, laddove la stagione estiva è pretesto per falsare il mercato immobiliare ed aumentare esponenzialmente il costo degli affitti e/o diminuire la possibilità di stipulare contratti di locazione annuale.

Ma Rimini è anche la città che nel 2013 si è attestata al primo posto per sfratti (uno ogni 154 famiglie quando la media nazionale è di uno ogni 353) e che ha visto negli ultimi 4 anni un aumento delle richieste di sfratto pari al 30,51 per cento con 1621 richieste presentate da gennaio a novembre del 2014 che si traducono in una media di 4 richieste di sfratto al giorno.

Una situazione drammatica e preoccupante ogni oltre misura che non può farci rimanere in silenzio e passivi soprattutto se in questo quadro esplicitiamo il valore del patrimonio immobiliare cittadino sfitto che tocca le 15.000 unità.

La risposta dell'Assessorato alle politiche abitative e sociali del Comune, per mano dell'assistente sociale che ha in carico il caso della famiglia di Yama, è stata quella di suggerire a quest'ultima di mettersi alla ricerca di un nuovo appartamento in affitto (soluzione fittizia e impraticabile, dal momento che i componenti maggiorenni della famiglia sono attualmente disoccupati) o in alternativa di avvallare il pagamento di un residence per tre mesi, rinviando in questo modo il problema senza trovarvi una soluzione reale.

La gravissima situazione di emergenza abitativa che da anni denunciamo attraverso i nostri Sportelli e le campagne cittadine - e ora palesata dai numeri e purtroppo dalle morti dei senza fissa dimora durante i mesi invernali, ultima quella di Mame Thiermo Fall - è il risultato di scelte politiche agite da decenni nel nostro territorio da un partito, il PD, che mai ha affrontato e si è preso carico del problema, che ha sempre favorito una gestione assistenzialista e caritatevole di questo ed ha utilizzato i fondi e il denaro esistente per agevolare la costruzione e l'acquisto di nuove case e mai per cercare di creare risposte concrete e realmente incisive.

Uno tra tutti l'atteggiamento dell'On. Tiziano Arlotti (PD) che qualche mese fa appoggiava il Piano Casa di Lupi e Renzi elogiando l'”efficacia” con cui l'art. 5 (che nega l'accesso a diritti fondamentali come residenza, luce, acqua e gas a chi vive in occupazioni abitative) colpisce i movimenti sociali, i soli che da anni si battono e costruiscono risposte efficaci al disagio abitativo attraverso il recupero e la riqualificazione dello sfitto, e ora invoca la proroga del blocco degli sfratti che il governo Renzi non vuole protrarre per il 2015 ma che, ricordiamo, non si riferisce agli sfratti per morosità bensì a quelli scaturiti per cessazione del contratto che a Rimini rappresentano una minima parte (appena l'1,3 per cento del totale).

Per Yama, per i suoi figli e per le tante e i tanti che si trovano a vivere sofferenze e drammi causati dalla mancanza di un pieno accesso al diritto alla casa chiediamo che l'amministrazione riminese inizi a farsi carico realmente di queste biografie, attraverso la requisizione degli immobili sfitti, mediante il blocco temporaneo degli sfratti per morosità, tramite il pagamento di una parte degli affitti non percepiti dal proprietario dell'immobile al fine di saldare la morosità.

Casa, dignità, reddito per tutte e tutti!

Sportello Casa Associazione Diritti Lavoratori (ADL Cobas) - Campagna #UnaCasaPerTutti

Rimini - 14.01.2015 Blocco e rinvio sfratto Yama

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