Rimini - Precisazioni alla stampa post Sciopero sociale

Comunicato stampa in merito a quanto apparso sui quotidiani locali dopo lo Sciopero sociale del #14N

15 / 11 / 2014

In relazione alla rassegna stampa - dopo il partecipato e meticcio corteo che ha praticato lo Sciopero Sociale del 14 novembre - precisiamo quanto segue:

1) #SiamoFelici.

E’ stato un bellissimo e partecipato corteo che dall’inizio alla fine del suo percorso ha rivendicato lo Sciopero Sociale e tutte le azioni fatte lungo il percorso. Sono stati distribuiti 500 volantini sulle varie tematiche e rivendicazioni di lotta che hanno caratterizzato questa importante scadenza: salario minimo europeo, reddito di base incondizionato contro il Jobs Act e il Decreto Poletti; case per tutti e recupero dello sfitto contro il Piano Casa di Renzi e Lupi; no alle Grandi Opere e alla cementificazione che devastano territori contro lo Sblocca Italia; percorsi di arrivo garantito in Europa per chi fugge da guerre e persecuzioni; vertenze specifiche nei luoghi di lavoro promosse dall’Associazione Diritti Lavoratori (ADL Cobas) nello specifico Artoni Logistica e Mare SPA.

2) #dirittodimanifestare #dirittoallacittà

Abbiamo rivendicato il pieno esercizio del diritto amanifestare - avendo chiesto entro i termini previsti per legge l'autorizzazione specifica. Nonostante questo le vergognose prescrizioni decise dal Questore - Alfonso Terribile -  volevano relegare il corteo dello Sciopero Sociale ai margini della cittàe del centro storico fuori dalle mura cittadine. Per questo rivendichiamo di esserci opposti fisicamente a questi divietiquando essi si sono materializzati con cordoni di celere schierata contro lavoratori, studenti, precari, ecc. Per questo rivendichiamo l’aver praticato fino in fondo il diritto di manifestare e con un lancio di uova che ha avuto il merito di deridere e beffeggiare il potere quando esso si manifesta come esercizio muscolaree soprattutto dopo che sulla stampa - nei giorni precedenti alla manifestazione - la Questura aveva diramato delle veline dove si parlava di “piani di guerra” preparati dagli organizzatori in riferimento al corteo di ieri mattina;

3)Le piazze del centro ai fascisti

Nessuno ne noi, ne il Comune, ne i vigili Urbani eravamo a conoscenza del fatto - salvo la Questura naturalmente - che nella centralissima Piazza Cavour si stava svolgendo in contemporanea con il corteo dello Sciopero Sociale, un'iniziativa elettorale di Fratelli d'Italia con la segretaria, Giorgia Meloni. Se l'avessimo saputo avremmo sicuramente denunciato nei numerosi interventi - che hanno accompagnato il corteo - l'opportunismo e l'ipocrisia del partito della Meloni, che alla ricerca di consensi elettorali pratica a sua volta il più becero razzismo con lo slogan "prima gli italiani" alla rincorsa della Lega Nord e di Casa Pound. Questo ci dice anche che per il Questore in centro storico possono starci - senza neppure aver chiesto i necessari permessi - solo i fascisti di Fratelli d’Italia protetti a spese dello Stato da un ingente dispiegamento di forze dell’ordine, 200 gli agenti dei reparti schierati in una città completamente militarizzata.

4) #FuckSap

Non ci facciamo di certo dare lezioni di democrazia dal Sindacato SAP e dal segretario locale Tiziano Scarpellini, ricordiamo infatti benissimo la vergognosa standing ovation di cinque minuti tributata agli assassini di Federico Aldrovandi in occasione del congresso del Sap tenutosi a Rimini il 29 aprile. In quell’occasione, infatti, davanti al pubblico delle grandi occasioni infami (La Russa, Comi, Gasparri) il SAP schierò tre dei poliziotti che hanno assassinato Aldro: Forlani, Pollastri e Pontani. Gianni Tonelli( segretario nazionale del SAP) - il Capo di Tiziano Scalpellini – in quell’occasione chiedeva per loro giustizia DIMENTICANDO CHE C’E’ STATO UN PROCESSO ED UNA CONDANNA per quello che è stato ed è uno dei numerosi OMICIDI DI STATO. Anche per queste ragioni ieri, durante il corteo e in più occasioni, sono state ricordate tutte le vittime della violenza di Stato ed in particolare la recente vergognosa Sentenza su Stefano Cucchi.

5) #mainstream

Precisiamo anche che: i fumogeni si accendono non si esplodono, le uova non erano infette di chissà quale virus mortale inventato ad hoc per ogni occasione e per produrre nuovo stigma verso i poveri;

5) #scioperosociale

La scadenza dello Sciopero Sociale del 14 novembre è stata l’occasione per saldare vecchie relazioni e crearne di nuove e per mettere a verifica i percorsi in essere. La scommessa che abbiamo fatto collettivamente in tanti e tante ieri è stata vinta nonostante militarizzazioni e divietifunzionali a difendere lo status quo, in un contesto molto difficile sul piano dell’agibilità e del diritto a manifestare. Abbiamo dimostrato che ci sono “corpi desideranti” di uomini, donne, studenti, cassa integrati, disoccupati, senza casa disponibili al conflitto e alla costruzione di un’alternativa che passa anche dal pieno esercizio del diritto alla città. Da qui alle prossime scadenze a tutti e tutte noi il compito di far crescere questo movimento meticcio anche in una città come Rimini.

Lab.Paz Project - Casa Madiba - Associazione Diritti Lavoratori (ADL Cobas) - Polisportiva Antirazzista Autside Rimini

Rassegna stampa 15.11.2014

cronaca video da Altarimini