Roma - La polizia irrompe all'interno del centro Baobab

24 / 11 / 2015

Perquisizioni e identificazioni delle forze dell'ordine a Roma all'interno di un centro d'accoglienza migranti gestito da volontari, il Baobab di via Cupa, in zona Tiburtina.

Si tratta di uno spazio autogestito - dopo la sua chiusura per il coinvolgimento nell'inchiesta di Mafia Capitale- riaperto negli scorsi mesi dai volontari, per fornire ai migranti in transito per Roma l'assistenza necessaria; uno spazio la cui resa è stata possibile solo grazie all’impegno continuativo di circa 50 volontari, coadiuvati da altri 800 che si sono spesi mettendo a disposizione il loro tempo libero, oltre che alla generosità di 1.200 donatori (stimandone 10 al giorno) e ad una rete di grandi donatori da tutta Italia e dall’estero. Il Baobab ha saputo in questi mesi riempire il vuoto lasciato dall’amministrazione comunale romana, che da latitante, ha comunque fortemente beneficiato dello sforzo dei volontari e dei donatori, ricavandone in termini economici  un grandissimo risparmio ed evitando lo sforzo di fronteggiare una gran parte dell’emergenza verificatasi in tutto il territorio.

Proprio stamattina una sessantina tra carabinieri e agenti di polizia sono arrivati al centro verso le 6.30 del mattino e in tenuta antisommossa e con unità cinofile, sono entrati nel dormitorio per un "censimento" scattato nei giorni dell'allerta sicurezza, infatti l’operazione rientra nel più ampio progetto di controllo del territorio romano previsto dall'Ordinanza di Servizio del Questore D'Angelo per la sicurezza del Giubileo.

All'interno dello stabile la polizia non ha trovato nulla: nè droga, nè armi, nè piani di imminenti attacchi terroristici; ma questo non ha fermato la segnalazione di  23 migranti, tra cui eritrei, etiopi e magrebini, trovati sprovvisti di regolare documenti per la loro identificazione.che sono stati poi caricati su un autobus e portati in Questura, e rischiano l'identificazione e l'espulsione dall'Italia.

Intanto i volontari del centro hanno lanciato un presidio in via Patini per vigilare sulla sorte dei migranti arrestati e denunciare il clima di emergenza presente in città.