Tratto dal blod dell'Ass. Rumori sinistri

Romagna: delegata sindacale attiva nelle lotte dei lavoratori stagionali e della logistica a processo: VERGOGNA!

26 / 3 / 2014

Domani giovedì 27 marzo, di fronte al Giudice di pace Avvocato Giuliano, sarà celebrata l’udienza che vede l’imputata Sandra Polini delegata sindacale ADL CCobas e attivista dell’associazione Rumori Sinistri, rinviata a giudizio per il reato di “ingiurie” art 594 cp.
In tale sede il Giudice di Pace valuterà la ritualità delle notifiche,e la regolare costituzione delle parti ed ammissione delle prove.
I fatti risalgono all’agosto 2011, quando l’associazione Rumori Sinistri - che gestiva uno Sportello informativo in strada rivolto ai lavoratori stagionali - si occupò di seguire il caso di quattro lavoratrici stagionali impiegate irregolarmente presso un albergo di Gatteo Mare. Le lavoratrici si rivolsero allo Sportello per denunciare una situazione di grave sfruttamento lavorativo, in seguito a ciò fu prodotta una richiesta ispettiva alla DTL di Forlì.
L’albergatore venuto a conoscenza, attraverso “ la soffiata” delle altre colleghe, delle intenzioni delle lavoratrici di attivare una vertenza, agì violenza verbale contro le stesse tanto da procurare crisi di panico.
Le lavoratrici finirono al PS e dopo essere state sottoposte a terapia farmacologica lasciarono la struttura sanitaria per recarsi al comando di Polizia di Cesenatico per denunciare i fatti. Fu richiesto l’intervento di una pattuglia di agenti per scortare le lavoratrici fino all’albergo per il ritiro dei loro effetti personali.
L’albergatore, all’arrivo delle lavoratrici pretese la firma sulle dimissioni volontarie e la visione dei referti medici, pretese alle quali Sandra Polini si oppose in maniera assolutamente civile, anche perché la firma sulle dimissioni volontarie avrebbe automaticamente determinato l’annullamento della richiesta di indennità di disoccupazione. Fu avviata una vertenza da parte della Cgil (all'epoca non si era ancora costituita l'ADL Cobas E.R.) che non portò ad alcun risultato, dal momento che le quattro lavoratrici furono costrette a partire per la Romania in assenza degli stipendi,e senza la possibilità di essere ascoltate dagli ispettori della DTL, che sopraggiunsero ad ispezionare l'azienda quando era troppo tardi.
Poco prima della partenza delle lavoratrici è stato depositato un esposto presso la Procura della Repubblica, dove si denunciava un comportamento illegittimo agito dall’albergatore per tutta la durata del rapporto di lavoro. Tale esposto fu tuttavia archiviato, e dopo due mesi (ottobre 2011) Sandra Polini fu raggiunta da una querela dell’albergatore per “violazione di domicilio” e “ingiurie” art 614 594 cp.
Del caso se ne occupò l’avvocato Raffaele Pacifico del Foro di Forlì, attuale collaboratore di ADL COBAS, che riuscì a trasformare l’esposto nel frattempo archiviato in una querela ai danni dell’albergatore per “riduzione in schiavitù”.
In seguito alla querela fu emesso undecreto penale di condanna ai danni dell’albergatore per “violenza privata continuata”, per il quale l’albergatore ha presentato ricorso, rimandando così il caso al dibattimento che avrà luogo il 16 dicembre 2014.
Nel frattempo la posizione “penale” di Sandra Polini è stata snellita dall’archiviazione del reato di “violazione di domicilio” durante l’udienza preliminare che ha avuto luogo nel maggio scorso (2013) presso il giudice di pace del Tribunale di Cesena.
Rispetto ai fatti così riportati ci sentiamo di sottolineare come un comportamento assolutamente legittimo, cioè quello di difendere i lavoratori gravemente sfruttati, intervenendo direttamente nei luoghi di lavoro, determini una situazione dove chi opera nell'illegalità (le aziende turistiche e gli albergatori), si possa permettere di denunciare - attraverso ricostruzioni artificiose e fittizie – attivisti/e e delegati/e sindacali da anni attivi nelle lotte dei lavoratori stagionali e del settore della logistica.
Rispetto ai fatti accaduti non abbiamo nulla di cui rimproverarci, anzi continueremo ogni volta che ci verrà richiesto, ad intervenire direttamente nelle strutture turistiche, perché si possa, attraverso azioni concrete e non virtuali, a determinare il rispetto dei diritti dei lavoratori nella massima trasparenza e nella piena legittimità di chi sta ed è sempre stato, come Sandra Polini, dalla parte dei lavoratori a difesa dell'unico limite allo sfruttamento lavorativo nel turismo che è l'applicazione del Contratto Collettivo Nazionale.
Nessun passo indietro e nessuna intimidazioni con questi vergognosi provvedimenti giudiziari che colpiscono chi sta dalla parte della legalità nel mondo del lavoro e contro lo sfruttamento lavorativo strumento di violenta precarizzazione e sottrazione di ricchezza per tutta la collettività.
Reddito Diritti Dignità per tutti e tutte!
ADL Cobas E.R. - Ass. Rumori Sinistri Rimini