San Mauro Pascoli (Fc) – Lavoratori Mare SPA: per la dignità contro i ricatti nessun accordo con chi vuole speculare sulla nostra vita!

8 / 8 / 2014

Ieri notte presso gli spazi di Casa Madiba Network a Rimini dopo una lunga discussione e dopo una settimana intensissima di lotta iniziata con lo sciopero di Lunedì 4 agosto e i ripetuti momenti assembleari con i lavoratori e le lavoratrici della Mare SPA, si è arrivati ad UNA DECISIONE UNITARIA che crediamo segni una svolta definitiva nelle lotte per la dignità nel mondo del lavoro CONTRO IL CANNIBALISMO IMPOSTO DA PADRONI SPREGIUDICATI che credono di poter SEMPRE e senza argine alcuno barattare la dignità e i diritti dei lavoratori con il DENARO e i ricatti in nome del LAVORO a tutti i costi.

SIAMO GIÀ POVERI, defraudati ogni giorno da POLITICHE ECONOMICHE, FINANZIARIE E SOCIALI che hanno permesso di speculare sulla nostra vita e sulle nostre esistenze lasciando SEMPRE soli i lavoratori e le lavoratrici e i cittadini IMPONENDO SACRIFICI, BARATTI E RICATTI VIOLENTISSIMI con l’unico scopo di dividere chi vive una condizione comune al di là della provenienza geografica.

La situazione fallimentare della MARE SPA era evidente a tutti, 3 milioni e mezzo di euro di buco di bilancio (per una società capace di fatturare 15 milioni di euro all’anno), RICADEVANO SOLO SULLE SPALLE DELLE MAESTRANZE presenti in azienda e non sulla dirigenza e l’amministratore delegato incapaci di gestire un patrimonio di competenze oltre che di qualità del lavoro realizzato.

In questa settimana, – precisando che ADL Cobas è entrata nella trattativa solo a partire dalla giornata di lunedì 4 agosto raccogliendo nel corso della trattativa il sostegno del 90% dei lavoratori (53 sui 63 presenti in azienda) – ABBIAMO PRATICATO NEL CONCRETO LA DEMOCRAZIA SINDACALE CONDIVIDENDO IN MANIERA TRASPARENTE TUTTI I PASSAGGI CON LE MAESTRANZE CHE LEGITTIMAMENTE HANNO ESPRESSO PARERI, INDICATO SOLUZIONI E AVANZATO RICHIESTE SENZA MEDIAZIONE ALCUNA E SENZA IL SOLITO TERRORISMO imposto da trattative sindacali PRECEDENTI calate dall’alto e svolte perlopiù senza una reale e piena discussione con tutti lavoratori e le lavoratrici.

Le CONDIZIONI poste in particolare dalla Mare Spa e dal fondo di investimento che avrebbe dovuto affittare un ramo d’azienda (quello della produzione) erano INACCETTABILI, una vera e propria “ESTORSIONE” LEGALIZZATA.

Le maestranze avrebbero, infatti, dovuto accettare – in cambio di una trentina di posti di lavoro (sui 63 attualmente presenti) selezionati con CRITERI a dir poco VERGOGNOSI che nulla hanno a che fare con l’anzianità di servizio e la condizione socio-famigliare dei lavoratori e soprattutto senza alcuna garanzia effettiva sulle liquidità che sarebbero state investite dal fondo di investimento – un “TOMBALE” TOTALE E QUINDI LA RINUNCIA DI RIVALSA SIA SULLA AZIENDA ENTRANTE CHE PER LA MARE SPA, la RINUNCIA DEL BONUS RICHIESTO DI MILLE EURO per i lavoratori che hanno richiesto la mobilità immediata e per quelli con contratti a tempo determinato oltre ALL’IMPOSSIBILITÀ DI AVANZARE SOSTITUZIONI FRA I LAVORATORI INSERITI NELLA LISTA DI QUELLI CHE SAREBBERO DOVUTI TRANSITARE NELLA NEWCO CHE VOLEVANO ENTRARE IN MOBILITÀ IMMEDIATA.

A fronte di una TRATTATIVA ESTENUANTE, FATICOSISSIMA E ACCESA nell’assemblea di ieri dopo aver valutato tutte le varie opzioni e AVER MESSO A NUDO IL RICATTO SUI LAVORATORI NONCHÉ LA DEGRADAZIONE COSTANTE E DISCRIMINATORIA ESPRESSA DALLA DIRIGENZA NEI TAVOLI DI TRATTATIVA sia sulla qualità che sulla serietà e sulla professionalità delle maestranze,

ALL’UNANIMITÀ’ I 53 LAVORATORI E LAVORATRICI rinite in assemblea HANNO VOTATO CONTRO L’ACCORDO DI CONCILIAZIONE SINDACALE CHE AVREBBERO DOVUTO FIRMARE.

Dove altri si sarebbero fatti guidare dalla PAURA e dai RICATTI, noi abbiamo costruito il comune e nuove prospettive e orizzonti di lotta.

Una LOTTA METICCIA portata avanti da lavoratori e lavoratrici di varie nazionalità cinesi, italiani, domenicani, rumeni, russi, albanesi.

Dove tutto e merce e la vita solo un costo, quando ti ricattano e ti tolgono tutto perché pensano che il profitto e il denaro valga più della dignità, ecco quando si rifiuta tutto questo non si è solo coraggiosi ma UOMINI E DONNE LIBERI.

Ora è necessario ancora di più tendere una mano e non lasciare soli i Lavoratori e le Lavoratrici della MARE SPA.

Per queste ragioni Lunedì 11 agosto alle ore 11 ci ritroveremo in PRESIDIO davanti alla Provincia di Forlì/Cesena in Piazza Ordelaffi 2 ricordando che l’Assessore Merloni non ha voluto incontrare i delegati di ADL Cobas e dei lavoratori DANDO PER SCONTATO CHE DOPO L’ACCORDO SULLA CIGS A ZERO ORE, IL PERCORSO INTRAPRESO DA MARE SPA, SINDACATI CONFEDERALI E DALLA NEWCO FOSSE GIÀ DEFINITIVO E ASSODATO.

Per queste ragioni lanciamo anche una CASSA DI RESISTENZA SOLIDALE PER I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DELLA MARE SPA invitando tutti e tutte a partecipare ad una giornata di autofinanziamento fissata per SABATO 23 AGOSTO DALLE ORE 19 (cena + festa) presso gli spazi di Casa Madiba Network a Rimini oltre ad invitare tutte le realtà autorganizzate, conflittuali e singoli cittadini a versare contributi sul CC dell’ADL Cobas Emilia Romagna ( IBAN: IT 83 X 05387 12800 000002162786 ) specificando nella causale “CASSA DI RESITENZA SOLIDALE PER I LAVORATORI DELLA MARE SPA”.

Stiamo, inoltre, lavorando per trovare strade e soluzioni alternative con lo scopo di riavviare la produzione e l’attività dell’azienda fuori da ogni ricatto ed imposizione.

I diritti e la dignità non sono sotto sequestro dei ricatti e della paura imposta da padroni e politica.

REDDITO DIRITTI DIGNITÀ!

ADL Cobas Emilia Romagna – Lavoratori e Lavoratrici della Mare SPA