Schio, 15/11/2011

Schio - Grave intimidazione a chi difende i beni comuni - Noi non abbiamo paura!

Ancora una volta nuove leggi e teoremi giudiziari tentano di soffocare le lotte e il conflitto sociale

15 / 11 / 2011

Ieri pomeriggio un attivista di Arcadia è stato avvisato dai Carabinieri dell'esistenza di presupposti sul proprio conto che, se verificati, implicherebbero l'applicazione di misure di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza nei suoi confronti.

Una persona che si è sempre impegnata nella politica dal basso e nella lotta per i beni comuni viene quindi attaccata su vari fronti, dalla sfera collettiva alla sfera personale, e con le più svariate accuse viene indicata come soggetto pericoloso.

Ciò che più stupisce è la mancanza di prove che vadano a rafforzare quanto è stato scritto in questo processo verbale di avviso orale, è infatti chiaramente intuibile che si tratta di semplici supposizioni sulla base delle quali si invita l'attivista a cambiare condotta.

Questo ragazzo è stato anche accusato di trarre i mezzi di sostentamento economico da attività illecite, tutto ciò motivato dal fatto che non sta attualmente svolgendo alcuna stabile attività lavorativa. Un' accusa del tutto fuori luogo dal momento che si tratta di uno studente universitario prossimo alla laurea, che vive ancora con i propri genitori e sta svolgendo attività regolarmente retribuite dal Servizio Civile Nazionale.

Non possiamo permettere che si arrivi ad una forma intimidatoria che attacca proprio coloro che non possono permettersi di far conto su un regolare stipendio mensile. Studenti, precari, volontari di bandi nazionali a termine sono colpiti da questa crisi in prima persona e non possono essere privati della loro libertà e del loro diritto di manifestare pacificamente il dissenso.

Il tentativo messo in atto con questa notifica è quindi quello di criminalizzare i singoli, si vuole andare a intimidire i soggetti scomodi che non stanno a guardare ciò che accade nel nostro Paese, ma si oppongono alle scelte istituzionali e lottano per un futuro e una società differenti.

Le accuse rivolte a questo soggetto, una persona fra le tante che si sono mobilitate e si mobilitano costruendo nuove prospettive di futuro per tutti, sono inaccettabili e non possono che essere inquadrate nel clima cittadino che è stato costruito ad arte per tentare di mettere al bando tutte le forme di manifestazione paicifica di dissenso e le proposte di alternativa all'attuale situazione politico-socio-economica.

I movimenti sociali mettono in discussione lo stato di cose presenti, fanno paura a chi non capisce o non vuole comprendere le trasformazioni sociali in atto.

Ancora una volta nuove leggi e teoremi giudiziari tentano quindi di soffocare le lotte e il conflitto sociale, siamo di fronte ad una grave dinamica di repressione con la quale si vuole anche andare a misurare quelle che sono le nostre forze in un'area piuttosto contenuta come quella di Schio e dintorni.

Per questo è necessario che stasera ci troviamo tutti a Schio, alle ore 19.30 in Piazza Garibaldi, in occasione dell' #OccupySchio (iniziativa lanciata giorni fa sull'onda dell'indignazione, con la quale i cittadini esprimeranno la loro contrarietà rispetto alle politiche avanzate dai governi internazionali) ad affermare che non possiamo accettare questi atti repressivi nei confronti di chi si batte ogni giorno per i beni comuni e per gli interessi della collettività.

I veri pericolosi socialmente sono coloro che quotidianamente tutti insieme contestiamo, coloro che costruiscono paura, intimidazioni e messe al confino.

Per aderire all'appello puoi mandare una mail a [email protected]