Tragedia di Lampedusa - Le città si mobilitano

Da Nord a Sud mobilitazioni. Prefetture e piazze per chiedere un canale umanitario per il diritto d’asilo

4 / 10 / 2013

Un canale umanitario per affermare il diritto d’asilo europeo. Dopo la tragica giornata di ieri e l’appello lanciato da Melting Pot insieme ad altre decine di associazioni e ormai migliaia di singoli cittadini, in molti hanno scelto di scendere in strada "il giorno dopo" perché quel misto di indignazione e amarezza che le immagini della tragedia di Lampedusa ci hanno consegnato, si trasformi immediatamente in una presa di responsabilità da parte del Governo e delle istituzioni europee.

Nelle scorse ore è già inziato il ritornello della politica. Il leitmotive è il rimpallo di responsabilità. Il Ministero dell’Interno, principale colpevole delle vicende di questi mesi (ed i suoi predecessori di questi anni) ostenta lacrime di coccodrillo, salvo poi affermare l’irrinunciabilità alla legge Bossi-Fini. Sullo sfondo rimangono migliaia di cadaveri morti per raggiungere l’Europa che a parte qualche dichiarazione fatica a costruire un quadro comune impernato sui diritti. L’Europa che non c’è, potremmo dire, visto che è essa stessa ostaggio degli egoismi degli Stati che la compongono.

Ma c’è un versante molto più interessante nelle prese di parola di queste ore. E’ quello che riguarda le associazioni, in primis tutti i firmatari dell’appello promosso da Melting pot Europa, che cercano di fare breccia in questa cortina di fumo.
Stasera in diverse città italiane si riempiranno Piazze e strade, per bussare alla porta delle prefetture e affermare la necessità di ripensare completamente il piano normativo, culturale, operativo che i governi hanno spauto offrire sul terreno dell’immigrazione.
Aprire immediatamente un canale umanitario per il diritto d’asilo europeo. Un primo passo per abbattere la Bossi-Fini ed il sistema infernale europeo di controllo dell’immigrazione.

Le iniziative finora segnalate

- Padova, Prefettura ore 18.00

- Venezia, Prefettura ore 17.30

- Vicenza, Prefettura ore 17.30

- Trento, Commissariato del Governo, ore 17.00

- Rimini, Prefettura, ore 18.00

- Perugia, Prefettura ore 17.30

- Palermo, Prefettura, ore 17.00

- Schio (VI), Piazza Statuto, ore 18.30

- Trieste, Piazza dell’Unità, ore 18.00

- Roma, Montecitorio, ore 18.00

- Cava de Tirreni (SA), domenica 6 ottobre, ore 19

Per segnalare gli appuntamenti: [email protected]