Trecastelli - Un altro picchetto per difendere il diritto alla casa

22 / 4 / 2015

Questa mattina, nel comune di Trecastelli, una trentina di attivisti dello Spazio Comune Autogestito Arvultùra di Senigallia e dei Centri Sociali delle Marche, insieme al sindacato di base ADL Cobas, hanno impedito che una famiglia fosse sfrattata.

Il picchetto e quindi il blocco dell’ingresso dell’ufficiale giudiziario, è stato necessario per costruire sul campo, insieme ai proprietari dell’immobile, al loro avvocato e ai servizi sociali locali, una mediazione che permettesse a una giovane madre e alla sua bambina di non finire in strada.

L’accordo raggiunto tra tutte le parti – dopo una lunga e faticosa trattativa – è stato quello di rinviare lo sfratto di venti giorni, dopo i quali, i servizi sociali del comune di Trecastelli, si occuperanno di ospitare la famiglia in una serie di strutture adeguate fino al 15 settembre, data in cui entreranno nella loro nuova casa. Quest’accordo consente anche alla bambina di sette anni non perdere il corrente anno scolastico.

Una piccola vittoria che s’inserisce in un contesto di crisi abitativa diffusa nella nostra regione e in Italia, che vede da una parte i comuni sempre più a corto di risorse – sia economiche che infrastrutturali – a causa dello scellerato patto di stabilità interno; dall’altra una pericolosa guerra tra poveri che mette uno contro l’altro umili e onesti affittuari – come in questo caso – e inquilini morosi a causa dell’assenza di lavoro.
Come sempre ci siamo messi nel mezzo, dalla parte dei più deboli, perché a una madre e alla sua bambina non fosse solo riconosciuto il diritto di avere un tetto sopra la testa, ma soprattutto di avere una dignità e di vivere in sicurezza.
Da ora fino al 15 settembre vigileremo sul fatto che tutte le parti in causa mantengano la parola data e il percorso che insieme abbiamo costruito e condiviso.
Spazio Comune Autogestito Arvultùra
ADL Cobas Marche

Blocco sfratto Tre Castelli