Trento #14N- Riflessioni post corteo

Ci siamo ripresi lo sciopero!

16 / 11 / 2012

 Il 14 novembre oltre 400 uomini e donne hanno attraversato le strade cittadine nella giornata di sciopero generale europeo, che ha visto coinvolti sia Trento che altri 87 capoluoghi italiani, oltre a tutta la Spagna, il Portogallo e la Grecia.

Scriviamo uomini e donne, seppur la peculiarità della mobilitazione italiana sia stata quella di esser composta in gran parte da studenti delle scuole superiori, perché in piazza c'erano altre soggettività variegate e differenti. Mamme No TAV, lavoratori e lavoratrici (la maggior parte giovani precari) e studenti universitari hanno bloccato la città riuscendo a concretizzare quel “TOMA LA HUELGA!” che ha rimbombato nelle assemblee preparatorie in tutta Europa.

Quel "Riappropriarsi" di uno sciopero, non limitandosi allo sterile presidio, ha dato vita a pratiche del comune conflittuali con il quale parlare alla città e mostrare alcune delle tante misure di austerità che subiamo nella nostra quotidianità.

Non sono favole ideologizzate quelle che ognuno di noi vive sulla propria pelle: i tagli al welfare, la precarizzazione del mercato del lavoro, la riduzione del potere d'acquisto dei salari, l'aumento dei costi delle bollette e dei servizi pubblici, gli ingenti tagli al mondo dell'istruzione, sono solo alcuni dei tanti esempi che stanno scatenando la voglia di cambiamento in tutta Europa, Italia compresa.

Le soggettività che hanno manifestato il 14 novembre non sono coloro che puntano al “tanto peggio tanto meglio”, come il direttore de l'Adige Giovannetti schernisce chi è sceso in piazza il giorno dopo con un pessimo editoriale. Il “No Future” lo lasciamo ad altri, a noi come orizzonte non appartiene, perchè, se siamo scesi nelle strade della nostra città, lo abbiamo fatto per respirare assieme a tanti altri un'aria diversa, sana e genuina, come solo il riprendersi la propria vita e cercare di conquistarsi un futuro più degno può fare.

Nonostante il boicottaggio dei media, nonostante la volontà remissiva della CIGL sempre più asservita alla politica provinciale, incapace di portare una critica coerente al dellaismo & montismo, nonostante l'invito a non scendere in piazza di gran parte del mondo della sinistra trentina... “NOSOTROS TOMAMOS LA HUEGA!”.

E ci siamo riusciti, non limitandoci a rimanere buoni e zitti davanti al commissariato del governo, che oggi, da un punto di vista di analisi politica, rappresenta poco o nulla e che non è sintesi di ciò che concerne la crisi strutturale.

Abbiamo deciso di occupare le strade sanzionando quei simboli che oggi rappresentano al meglio gli attacchi al welfare e ai diritti: banche, palazzi istituzionali e luoghi di lavoro dove vige un sistema fatto di minacce e ricatti.

Certamente non ci fermeremo qui, perchè il 14 novembre è stata solo una tappa per rimetterci in viaggio tutti assieme, da tutta Europa, verso il cammino possibile del cambiamento, verso l'Europa sociale dei diritti. Costruiamola assieme e dal basso, giorno dopo giorno, passo dopo passo, occupando spazi, case e riprendendoci quel reddito e quel welfare che altrimenti i potenti tengono tutto per loro.

Non siamo il 99%, ma sicuramente in queste giornate abbiamo visto tanti e tante verso l'orizzonte che vogliamo.

Centro Sociale Occupato Bruno

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