Il 23 aprile 2013, a quasi 5 anni di distanza dall'apertura del cantiere della base militare a Mattarello, venivamo tutti assolti dal Tribunale di Trento dalle accuse di occupazione di terreno, di violenza privata ed interruzione di pubblico servizio.
Nononstante questa assoluzione un pubblico ministero zelante ha pensato bene di ricorrere in appello portandoci questa mattina per l'ennesima volta davanti ad un giudice.
Ma anche oggi, grazie ad una brillante e arguta difesa degli avvocati Nicola Canestrini, Paolo Chiariello e Andrea De Bertolini, usciamo dal tribunale festanti e sorridenti.
Non ci sentiremo mai colpevoli di aver difeso il nostro territorio dalle logiche della guerra e della cementificazione.
Anzi, continueremo a pretendere che i 30 ettari di terreno, salvati anche grazie alle mobilitazioni, siano ripristinati al verde e dati ad un uso sociale e collettivo come simbolo di pace.
Porteremo questa istanza, per farla diventare una campagna vera e propria, il 1° giugno all'interno del workshop "Terra" sulla "Riappropriazione dei Beni Comuni" all'OltrEconomia Festival.
Centro sociale Bruno