Serata pubblica con l'assessore ai Beni Comuni di Napoli Alberto Lucarelli
Grazie alle mobilitazioni dei cittadini e dei movimenti, tutte e tutti insieme abbiamo difeso e salvato i servizi idrici dall'ondata di liberalizzazioni prevista dal Decreto Monti del 20/1/2012. La gestione dei rifiuti invece passa ai privati sancendo così una violazione del voto referendario del giugno scorso. Il decreto Monti va nella direzione di privatizzare un servizio importante per sostenere la scelta degli inceneritori, messi in discussione dai movimenti di protesta, ma soprattutto dalla raccolta differenziata, che in Trentino ha raggiunto il 70%.
Nei mesi scorsi i Comuni di Trento e Rovereto hanno confermato, seppure con proposte diverse, la strada della sostanziale privatizzazione del sistema idrico e dell'igiene urbana
in quanto le gestioni "in house" attraverso le Spa pubbliche e le
esternalizzazioni sono comunque assoggettate al diritto privato perché
sono vincolate alle regole del diritto commerciale e al massimo
profitto. Per quanto riguarda i lavoratori si apre la prospettiva
di abbassamento complessivo del loro salario, dei loro diritti e
possibili licenziamenti.
L'acqua è un BENE COMUNE troppo prezioso per lasciarlo in mano ai privati o alle multiutility,
i cui scopi sono quelli di fare profitto e non di fornire un servizio
da garantire universalmente a tutti noi, indipendentemente dalla nostra
ricchezza.
La provincia di Trento ha competenza legislativa
primaria in materia di servizi pubblici locali e quindi può opporsi ai
decreti di Monti facendo valere, per una volta realizzando l'interesse
collettivo, la nostra Autonomia per difendere non solo il servizio
idrico ma tutti i servizi erogati alla collettività.
Sia per dare applicazione al voto dei cittadini trentini che
hanno votato perché l'acqua sia gestita solo in forma realmente
pubblica, sia per garantire i diritti occupazionali, salariali
e normativi degli attuali dipendenti coinvolti nella riorganizzazione
aziendale, abbiamo proposto che il servizio idrico e quello dell'igiene
urbana siano gestiti da un'unica azienda speciale costituita in forma
consorziata dai 17 comuni oggi serviti da Dolomiti Energia.
AI fine di rilanciare e chiarire questa nostra proposta abbiamo organizzato un'assemblea pubblica con la presenza di ALBERTO LUCARELLI (assessore ai beni comuni di Napoli, città dove la gestione dell'acqua è stata ripubblicizzata a seguito del referendum attraverso lo strumento dell'azienda speciale) per il giorno:
Martedì 31 gennaio 2012 ad ore 20.00
presso la sala di rappresentanza della Regione, in Piazza Dante 15 a Trento
Inoltre saranno presenti come relatori:
- un rappresentante dell'Azienda municipalizzata di Tione
- Marco Benvenuti, Vicesindaco e Assessore alla cultura, politiche sociali, istruzione e turismo del Comune di Tassullo
La battaglia per fare rispettare il voto popolare e quella per
garantire i diritti dei lavoratori di Dolomiti Energia sono una sola
lotta e quindi diventa importante che i lavoratori ed i cittadini
sappiano essere protagonisti del loro futuro.
Diritti, dignità, occupazione, salario e difesa dei beni comuni sono strettamente collegati da una parola: democrazia.
Per questo vi chiediamo di partecipare all'assemblea pubblica per dire
che il vento delle liberalizzazioni non può cancellare gli esiti
referendari, diritti e dignità dei lavoratori e dei cittadini.
Comitato trentino per l'acqua pubblica - Assemblea per i beni comuni