Valle Occupato, arriva l'ultimatum "entro il 31 luglio dovete lasciare il teatro"

29 / 7 / 2014

Ieri l'incontro tra la Fondazione Teatro Valle Bene Comune e le istituzioni culturali e politiche della città, che hanno manifestato chiaramente la volontà di arrivare allo sgombero. Gli occupanti hanno convocato per oggi alle ore 12 una conferenza stampa e alle ore 18 un'assemblea pubblica.

Il comunicato della Fondazione Teatro Valle Bene Comune redatto al termine dell'incontro:

Oggi, al Teatro Argentina, la Fondazione Teatro Valle Bene Comune è stata convocata dal Teatro di Roma nelle figure del suo presidente Marino Sinibaldi e del direttore artistico Antonio Calbi, alla presenza del Presidente della Commissione Cultura, Michela Di Biase, e del neo Assessore alla Cultura di Roma, Giovanna Marinelli.

Abbiamo accolto l’invito – che auspicavamo dal 18 settembre 2013, giorno della costituzione della Fondazione – con assoluta disponibilità ad aprire un dialogo fondato sul confronto partecipato e a uscire dallo stato di illegalità in cui ancora versa la Fondazione Teatro Valle Bene Comune.

Nella piena disponibilità ad avviare da subito un momento di transizione che porti all’uscita dall’attuale stato di occupazione, abbiamo proposto l’apertura di un percorso pubblico per il conseguimento di un nuovo modello partecipato che raccolga le sperimentazioni elaborate nel corso di questi tre anni, presentando le seguenti proposte:

- un percorso di dialogo e interlocuzione pubblico e trasparente a livello cittadino che sia garanzia per i 5600 soci, con l’obiettivo di gestire la delicata fase di transizione verso un modello di teatro partecipato;

- che in ogni fase del processo di transizione siano presenti le istituzioni competenti, la Fondazione Teatro Valle Bene Comune e il Teatro di Roma;

- un accordo programmatico scritto che preveda nella futura collaborazione tra Teatro di Roma e Fondazione Teatro Valle Bene Comune la realizzazione di un nuovo modello di gestione partecipata del Teatro Valle che recepisca i seguenti principi:

Principi artistici:

◦ direzione artistica a chiamata pubblica su progetto

◦ salvaguardia dei principi che animano la vocazione artistica di questa esperienza basati su: formazione, drammaturgia contemporanea, relazioni nazionali e internazionali, interdisciplinarietà, teatro aperto alla cittadinanza.

Principi di natura gestionale-economica

◦ tutela dei diritti dei lavoratori

◦ rapporti di lavoro basati su un equilibrio tra paghe minime e massime e ispirati a un principio di equità

◦ una politica dei prezzi che garantisca l’accesso a tutti

Principi di governo del teatro

◦ cariche esecutive turnarie

◦ partecipazione democratica nei processi decisionali

Accogliendo la preoccupazione espressa da più parti sullo stato dello stabile, la Fondazione si è detta immediatamente pronta a farsi garante dell’accesso al Teatro Valle per l’esecuzione di ogni necessario sopralluogo e valutazione da parte delle istituzioni competenti.

Ha proposto per la fase di transizione, visto il valore storico-artistico dell’edificio del Teatro Valle, la formazione di una commissione di garanti di alto profilo scientifico – Tomaso Montanari, Salvatore Settis, Paolo Maddalena, Massimo Bray, Ugo Mattei, Paolo Berdini – che hanno dato la loro disponibilità a fornire supporto e garantire trasparenza sulle opere da eseguire, i tempi e i costi delle stesse, si veda la lettera allegata.

In risposta, ci è stata presentata come conditio sine qua non a ogni tipo di interlocuzione, l’imprescindibile e immediata uscita degli occupanti dal Teatro Valle e la sua consegna al Teatro di Roma e alla Soprintendenza Nazionale per lavori di restauro e messa a norma.

Alla nostra richiesta di apertura del tavolo, di garanzie scritte, di concordare tempi e modalità necessari alla risoluzione di quanto proposto è stato risposto con un diniego assoluto e una chiusura totale da parte di tutti i rappresentanti delle istituzioni presenti.

La convocazione si è rivelata di fatto un ultimatum senza margini per ogni possibile dialogo.

Troviamo preoccupanti le dichiarazioni espresse dall’assessore Marinelli che sembrano ridurre l’esperienza di questi tre anni esclusivamente a un problema da risolvere in modo sbrigativo e non come un’opportunità per la città e per il Paese.

Continuiamo a credere nella possibilità di una risoluzione che passi attraverso il dialogo e che sia pacifica e non violenta.

Abbiamo convocato per domani alle ore 12.00 una conferenza stampa e per le ore 17.00 un’assemblea pubblica.

Fondazione Teatro Valle Bene Comune

Tratto da: