Verso il 10 giugno, la "Marcia per la dignità di Venezia"

Il Comitato No Grandi Navi ha lanciato una mobilitazione cittadina, un invito a mobilitarsi per restituire dignità alla città, mai come oggi minacciata dall'operato di chi la governa.

15 / 5 / 2018

Lunedì pomeriggio la Marella Discovery, un’imbarcazione di 69mila tonnellate di stazza, lunga 264 metri e larga 37 metri, si è arenata per mezz’ora nel canale della Giudecca a Venezia. Nel corso delle operazioni di soccorso sono giunti sul molo anche attivisti e attiviste del Comitato No Grandi Navi: «Non vogliamo aspettare il disastro per farci dire che avevamo ragione. Ciò che è accaduto dimostra che il Comitato No Grandi Navi ha ragione e che la violenza del passaggio delle grandi navi in laguna deve cessare. Per questo invitiamo ancora una volta tutte e tutti in piazza il prossimo 10 giugno, alla Marcia Per La Dignità Di Venezia. Non aspettiamo che sia troppo tardi».

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Il Comitato No Grandi Navi invita le abitanti e gli abitanti della città storica e della Terraferma, chi ci vive o vi lavora da pendolare, il mondo associativo e le organizzazioni a mobilitarsi per restituire dignità alla città di Venezia, mai come oggi minacciata dall'operato di chi la governa.

Partiamo come sempre da noi, dalla richiesta di estromettere le grandi navi dalla laguna, ma oggi non basta più, sentiamo la necessità di andare oltre.

La recente vicenda dei tornelli, al di là della ridicolaggine, è grave non tanto perché rappresenta l'inerzia dell'amministrazione di fronte all'invasione da parte di un turismo insostenibile e al relativo spopolamento, quanto piuttosto perché essa esemplifica il vero programma di Brugnaro e della sua giunta: trasformare, in nome del profitto, la città storica in un grande parco a tema che abbia nella Terraferma una nuova succursale low cost. A cosa possono servire i tornelli se si sta pianificando la costruzione di 20.000 posti letto in ostelli od hotel a Mestre nei prossimi anni?

Il 10 giugno saranno in piazza tutti coloro che vogliono, costruiscono e mettono in pratica un altro programma per Venezia, tutti coloro che, con il conflitto sociale, alludono ad un’altra idea di città.

È necessario ripopolare la città storica con politiche a misura di residente, riaprire le centinaia di case pubbliche chiuse, offrire vere opportunità di social housing, fermare la costruzione di nuovi hotel, frenare i cambi d'uso, l'utilizzo di AirBnB e simili, favorire l'affitto ai residenti e le operazioni di autorecupero. Sono questi problemi che non riguardano più solo la città insulare, ma che preoccupano anche gli abitanti di Mestre e Marghera, dove i prezzi degli affitti sono già aumentati esponenzialmente rispetto a pochi mesi fa.

Bisogna invertire la ricetta di questa giunta che taglia i servizi di welfare, licenzia il personale precario e svende il patrimonio pubblico. Questo è il vero degrado. Il Comune deve invece farsi carico di quei servizi che consentano a tutte e tutti di vivere degnamente. Servono servizi moderni, efficienti e all'avanguardia. Oggi accade tutto il contrario. Si deve dunque investire in welfare e contemporaneamente si deve favorire quel tessuto sociale ed associativo che (a costo quasi zero) recupera spazi, li autogestisce, li strappa all'abbandono, alla privatizzazione o alla semplice messa a rendita. Venezia deve tornare ad essere città viva, con un tessuto produttivo diversificato, non può essere spianata dalle rendite di posizione speculative che troppo velocemente distruggono la sua biodiversità urbana.

La monocoltura turistica sta distruggendo la città portando ricchezza solo a pochi, con attività tra l’altro basate spesso su lavoro precario e sfruttamento. Invece Venezia può essere sede di attività legate anche alla cultura e alla ricerca, agli studi e all’innovazione produttiva ecocompatibile, garantendo reddito e distribuendo ricchezza a tutti.

Il 10 giugno invitiamo a scendere in piazza tutti coloro che vedono nell'ambiente una parte imprescindibile della città e non qualcosa di estraneo, magari sacrificabile sull'altare di un modello di sviluppo suicida. La nostra piazza dirà che quando si distrugge l'ambiente, si distrugge la città. Per questo le navi devono stare fuori dalla laguna, per questo non vogliamo nuovi scavi, per questo dobbiamo prendere misure che diminuiscano l'inquinamento dell’aria da traffico urbano, ma anche marittimo, e limitare il consumo di suolo (che spesso porta con sé speculazioni e conflitti di interesse a cui il sindaco non è estraneo).

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A vedere l'operato di questa giunta, pare che le tradizioni di questa città richiamino ad un'identità escludente, chiusa e definitivamente provinciale. Mai operazione fu più revisionista. Venezia è stata nei secoli città del mondo, e nel mondo ha fatto la sua fortuna, commerciale e culturale. E' stata, all'apice della sua traiettoria storica, un'interfaccia tra civiltà diverse, uno snodo internazionale di genti, affari, culture e arti. Non dimentichiamoci di questa eredità. Non lasciamo che chi ci governa riduca tutto ad un'attrazione con i suoi orari di apertura e chiusura. Contro le dichiarazioni e le prese di posizione maschiliste e razziste di chi ci governa, vogliamo invece riaffermare Venezia come aperta e multiculturale, luogo di cultura antirazzista e antisessista.

Per tutte queste ragioni saremo in piazza Domenica 10 Giugno.

Per una città diversa, per restituire dignità a Venezia

Comitato No grandi navi - Laguna Bene comune

Adesioni in ordine alfabetico:

Associazioni e Comitati:

Ambiente Venezia, AmicoAlbero, ANPI Sezione "Sette Martiri" di Venezia, Argo, Assemblea permanente contro il rischio chimico, Assemblea Sociale per la Casa Venezia Marghera, Associazione A Sud Onlus, Associazione Acqua-Vite per il turismo consapevole ed ecosostenibile, Associazione ambientalista Eugenio Rosmann di Monfalcone, Ass. Amor del Libro, Associazione Culturale Arte Cultura e Turismo VeneziaAssociazione culturale internazionale "CID - Centro Idea Donna" di Venezia e Mira, Associazione Masegni & Nizioleti ONLUS Venezia, Associazione per la Decrescita, Associazione YaBasta! ÊdîBese!, Ass. Venezia Viva, Awakening, Centro Sociale Laboratorio Occupato Morion, Centro Sociale Rivolta, Circolo ARCI Franca Trentin Baratto, Centro Internazionale della grafica, Circolo Culturale Paolo Peroni, Circolo Ricreativo Culturale 3 Agosto, Collettivo Stonewall Venezia LBGTQIA, Comitato Ambientalista Altro Lido, Comitato Area ex Gasometri S. Francesco della Vigna, Comitato NO G.P.L. Chioggia, Comitato per articolo 32 sanità e sociale (Polesine), Comitato per il diritto alla città di Rovigo, Comitato per la restituzione dell'Arsenale a Venezia, Comitato per la revisione della viabilità del Lido, Comitato residenti Giudecca, Comitato Savona Porto ElettricoComunità Salviamo la Val d'Astico- NOA31, Consulta Provinciale Studentesca di Venezia, Cooperativa Controvento, Coordinamento studenti medi Venezia Mestre, Crabs Venezia, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, Eco-Magazine, Eddyburg.it, Faro Venezia, Forum Futuro Arsenale, Gruppo 25 aprile, Gruppo In-formazione, Gruppo Studio Venezia Laguna Porto, Italia Nostra, “La Salsola” - Gruppo per la salvaguardia dell’ambiente, Lido d'Amare, Lipu, Lisc collettivo universitario, Loco, Malacaigo, Marghera libera e pensante, Medicina Democratica Venezia, Medicina Democratica del Veneto, Medicina Democratica - Sezione provinciale di Alessandria, Medici Per l'Ambiente (ISDE Genova) – Valerio Gennaro, Movimento dei Consumatori, Non Una Di Meno Venezia, OPA! Officina Pensiero Azione, Opzione zero, Pax Christi, P.E.R - Venezia Consapevole, Psichiatria Democratica, Sale Docks, Scendiamo in Campo, Unione inquilini Venezia, Venezia Cambia, VeneziAmbiente-Museo della Laguna, ViaggieMiraggi Onlus, We are here Venice, WWF Venezia e Territorio

Organizzazioni Sindacali:

ADL Cobas Veneto, Cobas Autorganizzati Comune di Venezia, Cobas Scuola, Lavoratori USB Civici Musei Veneziani, Lavoro Ambiente Solidarieta' ( LAS ), Lega dello Spi, Cgil di Venezia c.s. e isole, FIOM del Veneto e di Venezia, FP CGIL Venezia, 

Rappresentanti Istituzionali e Partiti:

Giovanni Andrea Martini - Presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano, Gianfranco Bettin - Presidente della Municipalità di Marghera, Gianluca Trabucco - Presidente della Municipalità di Chirignago Zelarino, Danny Carella – Presidente della Municipalità del Lido e Pellestrina, Flavio Albertini - Consigliere Municipale Mestre Carpenedo, Stefania Bertelli – Consigliera Municipalità di Venezia Murano Burano, Roberto Vianello – Consigliere Municipalità di Venezia Murano Burano, Alessandra Bertotto – Consigliera Municipalità di Venezia Murano Burano, Michele De Col – Consigliere Municipalità di Venezia Murano Burano, Felice Casson e Gruppo Consiliare "Lista Civica Casson" del Comune di Venezia, Monica Sambo – Consigliera Comune di Venezia – PD, Sara Visman Capogruppo M5S Comune di Venezia, Jacopo Berti – consigliere Regione Veneto - Movimento 5 Stelle Veneto, Patrizia Bartelle - consigliera Regione Veneto - Movimento 5 Stelle Veneto, Erika Baldin - consigliera Regione Veneto - Movimento 5 Stelle Veneto, Orietta Vanin – Movimento 5 Stelle – Senatrice, Yaser Odeh - consigliere di municipalità di Venezia Murano Burano, Anna Messinis - consigliere di municipalità di Venezia Murano Burano, Paolo Sambo - consigliere municipalità presidente 4 commissione (sociale), Simona Vio - Municipalità di Venezia, Gabriella Giaretta presid. Comitato Rialto Novo e adiacenze, Renzo Busetto – consigliere Municipalità Venezia Murano Burano, Danny Castiglione Sinistra Italiana Mogliano Veneto, Articolo UNO Mdp Venezia - Liberi e Uguali, Associazione GrilliVenezia, Gruppo "Un PD senza se e senza ma", L'Altra Europa Laboratorio Venezia, Partito Comunista Italiano (PCI) Federazione di Venezia, Possibile Venezia, Potere al Popolo Venezia, Potere al Popolo – Treviso, Rifondazione Comunista Venezia, Sinistra italiana - LeU