Venezia - Sanzionato e chiuso il consolato ungherese in solidarietà con la marcia dei migranti

L'ingresso principale è stato chiuso con del filo spinato, simbolo dei confini militarizzati dell'Ungheria e della fortezza Europa, imbrattata la targa del consolato, si susseguono numerosi interventi che chiedono l'apertura di canali umanitari

5 / 9 / 2015

Questa mattina diversi attivisti e attiviste dei Centri Sociali del Nord Est hanno sanzionato la sede del consolato ungherese a Venezia; un'iniziativa volta a denunciare i troppi i torti, i soprusi e le violenze che i migranti subiscono, prima e durante il loro viaggio.

Arriva una risposta chiara e immediata contro chi – come Viktor Orbàn, l'attuale primo ministro ungherese – cerca di sopprimere la voglia di libertà, di pace, di migliori condizioni di vita che spinge centinaia di migliaia di persone a lasciare il proprio Paese, e l'esempio più lampante ci viene regalato dal vortice di emozioni che abbiamo vissuto in quest'ultima settimana sulla Balkan Route, la cosiddetta rotta dei migranti.

L'ingresso del consolato è stato chiuso con del filo spinato che vuole simboleggiare la chiusura dei confini che sta dimostrando la fortezza Europa nei confronti di tutti coloro che scappano dalle loro terre segnate da cambiamenti globali e climatici, che fuggono da guerre e persecuzioni, e si muovono alla ricerca di un futuro migliore in altri Paesi.

Tra i tanti Paesi europei che si sottraggono all'accoglienza e al rispetto dei diritti umani, l'Ungheria in questi giorni ha provato a rendere ancora più difficile il viaggio di migliaia di migranti, infatti alcuni treni sono stati bloccati in stazione a Budapest, mentre più di 300 persone sono state fermate al centro d'identificazione di Röszke, nel sud del paese, alla frontiera con la Serbia. Il razzismo di Stato ungherese ha dimostrato ancora una volta il volto inumano e violento della destra populista europea.

Siamo dalla parte dei migranti, prendiamo tutti e tutte posizione e rivendichiamo una nuova politica europea all'insegna dell'accoglienza e della libertà di movimento.

Venezia - Immagini dall'iniziativa