Ventimiglia - Sgomberato il campo ai Balzi Rossi, i migranti tornano sugli scogli

30 / 9 / 2015

A Ventimiglia è iniziato poco prima delle 6.30 di questa mattina lo sgombero dell’accampamento di migranti e attivisti «no border» al confine tra l’Italia e la Francia. Circa 200 tra polizia e carabinieri, oltre decine di blindati, coloro che hanno condotto l’operazione circondando la tendopoli, sotto la scogliera e tra le arcate ferroviarie dei Balzi Rossi, organizzata dagli attivisti italiani e francesi che ospitava i migranti.

Un preavviso di sgombero era già arrivato ieri sera dopo le ripetute sollecitazioni del sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano, dando un infelice conclusione a quella che era stata la cosiddetta «rivolta degli scogli», a lungo al centro dell’attenzione nazionale e non solo; una protesta iniziata il 13 giugno dopo giorni di tensione al varco di San Ludovico quando la Francia aveva bloccato la frontiera, impedendo ai migranti di attraversare il confine. Dopo qualche mese la situazione era rimasta la medesima, una costante presenza di uomini donne e minori che cercavano di varcare l’ultimo ostacolo prima di arrivare in Francia.

Così è stata una notte di preparativi per resistere a quella che sino a stamattina era “solo” una forte possibilità, che si è poi concretizzata qualche ora fa, dello sgombero dell'area del Presidio dei Balzi Rossi; appunto per questo sia i migranti che gli attivisti lì presenti hanno deciso di trasferirsi sugli scogli pronti a resistere, nonostante la fuga le forze dell’ordine hanno smantellato interamente il campo e fermato un minorenne che era tornato indietro per salvare alcuni beni di sua proprietà e due attivisti francesi che hanno provato ad avvicinarsi al presidio sugli scogli in solidarietà a chi ha già iniziato a resistere dalle prime ore dell’alba.

Dalle parole degli attivisti “no border” si evince preoccupazione per la situazione precaria ed isolata in cui si ritrovano: un centinaio di persone rifugiati sugli scogli, interamente circondati da una massiccia presenza di forze dell’ordine, che minaccia di procedere in tempi brevi allo sgombero della scogliera.

In tanti stanno accorrendo nelle vicinanze del blocco in solidarietà con i migranti e attivisti fermati, lanciando una mobilitazione per 12.00 per dununciare la situazione vergognosa che versa ancora oggi dopo mesi di proteste.