Venerdì 13 ottobre in tante città italiane gli studenti medi scenderanno in piazza per rivendicare una scuola degna ed un futuro fatto di certezze e non di precarietà totale. Le aule e le lezioni che ogni giorno milioni di studenti vivono sono state deformate e rese funzionali ad un'aziendalizzazione che toglie sempre più le libertà individuali dello studente a vantaggio dei presidi-sceriffo e di soggetti privati.
A tre anni dell'entrata in vigore della Buona Scuola, emerge un quadro di bisogni e rivendicazioni che si fa sempre più articolato, passando dalla riappropriazione della decisionalità individuale rispetto alle ore da dedicare all’Alternanza scuola-lavoro, alla costruzione di forme di democrazia radicale da opporre al verticismo scolastico, dalle agevolazioni contro il caro-libri e contro il caro-trasporti all’accesso libero agli spazi culturali cittadini.
Sono state tante e diverse le iniziative studentesche di lancio della mobilitazione del 13 ottobre, volte a riattivare forme di partecipazione giovanile rispetto ai problemi legati alla formazione e, in generale, generazionali.
A Mestre è stato interrotto un convegno alla Camera di Commercio, organizzato da istituzioni scolastiche e imprese, sull’ Alternanza Scuola Lavoro. L’iniziativa partiva da una constatazione molto semplice: l’Alternanza Scuola - Lavoro, in questo momento, favorisce le grandi imprese a danno degli studenti che vengono ospitati e in generale della scuola pubblica. Esempi delle ultime settimane sono il caso dello studente infortunato a La Spezia e delle ragazze molestate durante le ore di Alternanza a Monza. Fondi per la tutela della sicurezza dovrebbero già essere forniti dal risparmio che ogni ente ottiene ospitando studenti che lavorano gratis (esempio palese è l'esperienza “Fico” di Bologna dove 20 mila studenti lavoreranno gratis per un totale di 300 mila ore creando un guadagno per questo progetto di 3 milioni di euro); tutto ciò non avviene e anzi lo Stato ha stanziato recentemente ulteriori 26 milioni di euro a livello nazionale per promuovere l’Alternanza, sottraendoli di fatto alla scuola pubblica.
A Treviso, durante
un attacchinaggio del Coordinamento Studenti Medi in vista della mobilitazione di venerdì prossimo,
c’è stato un gravissimo episodio di intimidazione poliziesca. Nella notte tra
il 10 e l’11 ottobre, una volante della questura di Treviso ha fermato un’auto
di studenti intenti ad attaccare dei manifesti. Fin da subito l’atteggiamento degli agenti è stato offensivo e provocatorio. Non sono mancate
offese personali, istigazioni e, in generale, un comportamento mirato a provocare
una qualsivoglia reazione: «ehi coglioncello, che lavoro fai? Immagino tu non
faccia un cazzo», «ehi ragazzino, vuoi che ti faccio passare la voglia di
ridere? » , «chi sei? Un criminale immagino» sono le frasi migliori che sono
state pronunciate.
Usando come pretesto il manico di una scopa utilizzato per mescolare la colla, i
quattro studenti sono stati portati in questura, denudati, perquisiti, tenuti
chiusi in una stanza fino alle 06.00 del mattino (consideriamo che 2 dei 4
studenti sono minorenni).
Si tratta di un episodio gravissimo, che rappresenta una chiara intimidazione a
tutti quegli studenti che si organizzano in collettivi e scelgono di lottare
contro la distruzione della scuola pubblica, a favore di un’istruzione che
sappia essere inclusiva, aperta e realmente formativa di menti libere e
pensanti.
A Padova, martedì 10 ottobre, il Coordinamento Studenti Medi ha fatto un’iniziativa di Ticket Sharing, attaccando alle varie fermate dei bus una scatolina nella quale i viaggiatori potessero depositare il proprio biglietto, nel caso non fosse stato utilizzato per tutta la sua durata, in modo tale da consentire ad un’altra persona sprovvista di biglietto di poter prendere l’autobus. L’iniziativa ha come obiettivo contrastare dal basso il prezzo molto elevato dei vari abbonenti e biglietti dell’autobus e per rivendicare un trasposto gratuito durante i mesi scolastici per studenti ed universitari.
A Milano sanzionata la sede di Assolombarda a via Pantano, associazione degli industriali lombardi che è da sempre un obiettivo simbolico. ma non solo, delle lotte che investono il mondo della precarietà.
Gli appuntamenti della #generazioneribelle
Benevento: ore 9,00 piazza del Risorgimento
Milano: ore 9,30 Largo Cairoli
Napoli: ore 9,00 piazza del Gesù
Padova: ore 9,00 piazza delle Erbe
Roma: ore 9,00 Piramide (MB)
Schio (VI): ore 8,00 piazzale Summano
Treviso: ore 8,00 stazione centrale
Trento: ore 8,30 piazza Dante
Venezia: ore 9,00 stazione Santa Lucia
Vicenza: ore 8,30 stazione